Bernabè: «Le tlc penalizzate da regole su privacy»

«Facebook, Google e Apple», solo per citare i cosiddetti Over the Top statunitensi, «quando operano in Europa non sono tenuti a rispettare le stringenti regole in tema di rispetto della privacy che invece limitano le aziende del vecchio continente». Una «asimmetria», rileva il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, che «penalizza» gli operatori di telecomunicazione europei nei confronti delle aziende internet americane. È l’allarme che Bernabè ha ieri lanciato al Festival del Diritto di Piacenza.
«La possibilità offerta dalle nuove tecnologie di raccogliere e archiviare un enorme quantità di informazioni che riguardano gli utenti del web andrebbe regolata in maniera uniforme tra per tutti gli attori del settore. Ed invece così non è», avverte il presidente di Telecom Italia.

Colpa della «direttiva comunitaria sulla privacy del 1995» che sancisce il cosiddetto principio di stabilimento, secondo il quale la disciplina della privacy comunitaria si applica solo alle imprese che hanno sede e impianti in Europa.

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