Economia

Bernanke: «Possibile una recessione»

da Milano

Continua la frenata dei consumi. Secondo le previsioni dell’Ufficio studi di Confcommercio, contenute nel «Rapporto sulle economie territoriali», gli acquisti delle famiglie nel triennio 2007-2009 italiane cresceranno in media solo dell’1,1% l’anno. L’associazione dei commercianti rivede così al ribasso le sue precedenti stime (gennaio 2008) che prevedevano una crescita dell’1,5% nel 2007, dell’1,3% nel 2008 e dell’1,9% nel 2009.
Nonostante il contesto economico difficile, comunque, il sistema imprenditoriale del Bel paese ha mostrato, tra il 2000 e il 2007, una certa vitalità, soprattutto al Sud dove il numero delle imprese è cresciuto del 9,6%, contro la media nazionale del 7,5%. Particolarmente positive le performance di Campania e Calabria (più 16,1% nel settore dei servizi). In effetti, continua il rapporto di Confcommercio, il Sud vive una situazione contraddittoria, dove convivono una realtà dinamica per nuove imprese e consumi, ma anche aree di drammatica arretratezza, con l’emergenza occupazione in primo piano. Nel Mezzogiorno le persone che appartengono alla forza lavoro sono solo il 52% della popolazione attiva, con Campania e Calabria che non raggiungono il 50% rispetto a Nord e Centro dove il tasso di attività raggiunge, invece, il 70%. E se tra il 2000 e il 2007 le forze lavoro in Italia sono cresciute del 4,4%, al Sud sono calate del 4,9 per cento. Circa il 55% del valore aggiunto, infatti, viene prodotto al Nord ma, da sole, Lombardia e Lazio producono un terzo della ricchezza nazionale. E ovunque avanza il terziario: la quota di valore aggiunto nei servizi rappresenta quasi i due terzi del totale (72%). Il contributo dell’industria è sceso, invece, al 26 per cento.
Non si ferma, inoltre, il processo di trasformazione del settore della distribuzione commerciale caratterizzato da un elevato turnover con quasi 330mila chiusure tra il 2002 e il 2007 e uno stock di esercizi di commercio al dettaglio pari a oltre 958mila unità nel 2007 (più 81.

550 rispetto al 2002); aumentano i punti vendita del piccolo dettaglio soprattutto al Centro (in particolare nel Lazio, più 15%) e al Sud, dove la crescita è del 7 per cento.

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