Bersaglio Swarovski, Fiona sfugge ai rapitori

Ora la coppia è sorvegliata 24 ore su 24 dalle unità speciali e seguita dagli psicologi

Eleonora Barbieri

«I romeni volevano rapire Fiona». Allarme lanciato dal tabloid austriaco Kronenzeitung: a rischio, la sorte dell’ereditiera più famosa del Paese. Era tutto pronto: fotografie, piantine della casa di Kitzbühel e di Vienna. Un sequestro progettato a puntino, per rapire la signora Swarovski. Bella e ricchissima, e moglie di Karl Heinz Grasser, il ministro delle Finanze austriaco, celebre per la carriera politica fulminea e, anche, per le avventure da copertina (delle riviste di gossip). La coppia più chiacchierata e fotografata d’Austria era finita nel mirino di una banda di criminali: un gruppo di romeni che, secondo il Kronenzeitung, erano ormai pronti ad entrare in azione. Tanto che, secondo il quotidiano, gli aspiranti sequestratori sarebbero anche stati in possesso degli schemi dei sistemi d’allarme delle due residenze della coppia. Un’informazione che non è stata confermata dalla Bk, la polizia criminale, che ha però lasciato intendere che gli indizi «non consentivano di escludere alcun pericolo». Indizi a cui la polizia è arrivata grazie a una soffiata, un improvviso ripensamento da parte di un complice dei potenziali rapitori. Un uomo, attualmente in carcere a Innsbruck, che, per paura di veder aggravata la sua condanna, avrebbe avvertito le forze dell’ordine.
Per proteggere l’erede dell’impero dei cristalli e il marito sono intervenute le unità speciali «Eko-Cobra»: nella notte fra martedì e mercoledì, verso le tre, un commando si è presentato nella residenza della Swarovski in Tirolo e in quella del ministro nella Landstrasse, a Vienna. Da allora, la coppia è «sorvegliata 24 ore su 24», come ha spiegato un responsabile delle unità speciali austriache. Al loro fianco, sempre presenti, dall’altra notte ci sono gli agenti di Eko-Cobra e un gruppo di psicologi. Il capo della sicurezza in Tirolo, Hans Ebenbichler, avrebbe chiesto anche l’aiuto di esperti dei servizi segreti e antiterrorismo. Per le indagini, la polizia ha chiesto anche la collaborazione internazionale e gli inquirenti lavorano in Austria e all’estero. Il 37enne ministro delle Finanze, comunque, l’altro giorno non ha rinunciato a essere presente alle trattative per la formazione del nuovo governo, e si è limitato a cancellare solo gli appuntamenti privati. Ieri, alla seduta straordinaria del Consiglio dei ministri per la festa nazionale del 26 ottobre, Grasser ha soltanto accennato al pericolo corso dalla sua famiglia: «La situazione - ha commentato - è già abbastanza difficile».
Qualche parola in più è arrivata dal portavoce Manfred Lepuschnitz: «La protezione personale è sufficiente, la polizia ha reagito in modo eccellente». Il fatto che il sequestro sia stato sventato, insomma, dimostrerebbe che, in Austria, crimini del genere sono praticamente impossibili. L’intervento della polizia è stato immediato e, ora, la coppia è sorvegliata costantemente. Così Lepuschnitz ha cercato di tranquillizzare l’opinione pubblica austriaca, curiosa e anche preoccupata per la sorte della famiglia da prima pagina.

Una vita sentimentale movimentata, per lui e per lei, fino al matrimonio, lo scorso anno. E ora, per Grasser, un possibile nuovo successo politico: è considerato infatti uno degli eredi più probabili del cancelliere Schüssel nel partito e nel futuro governo di grande coalizione.

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