(...) A lanciare l«anatema» contro Forza Italia, in una lettera (naturalmente apertissima) al coordinatore del partito Sandro Bondi, è stato il vescovo di Pescara, monsignor Tommaso Valentinetti, presidente dellassociazione Pax Christi. Il motivo? Il prelato non ha gradito lopuscolo inviato a tutti i sacerdoti per far conoscere lattività di cinque anni di governo sui temi «della dottrina cristiana». Linformazione sulloperato a molti sconosciuto è stata definita «un'offesa alla serietà della politica, alla dottrina sociale della Chiesa e all'intelligenza degli elettori». Ma il fatto è che la polemica non è rimasta un fatto privato, tra chi non gradisce lidea che si sappia cosa ha fatto il governo in ambito religioso e il mittente dellopuscolo. Subito sono arrivate le sottoscrizioni alle parole di monsignor Valentinetti.
Di chi la prima? Della comunità di San Benedetto al Porto di Genova, naturalmente. Cioè di don Andrea Gallo, rimasto attardato sul caso don Farinella, ma subito pronto a riprendersi la ribalta (e le prime pagine) quando, presentando il suo libro «Il cantico dei drogati» accanto agli occupanti abusivi del centro sociale Buridda, si è fatto riprendere mentre fumava uno spinello. Un gesto provocatorio, si dice in questi casi. Ma pur sempre un reato, ai sensi della legge Fini sulla droga (e un peccato, secondo linsegnamento cattolico). Un reato consumato in un luogo istituzionale, nella Sala Rossa di Palazzo Tursi, nella sede del consiglio comunale. Un reato che, nonostante ciò, non è stato impedito. E proprio a questo proposito Gianni Plinio, capogruppo di An in Regione, ieri ha presentato una formale denuncia alla magistratura perché «proceda penalmente contro don Gallo e di quanti altri insieme a lui hanno pubblicamente spacciato e fatto uso di sostanze stupefacenti». Una denuncia che rafforza le prove (e la stessa autodenuncia pubblica dei responsabili) già a disposizione dei magistrati che certamente applicheranno la legge uguale per tutti, anche nei confronti del prete caro alla sinistra.
E intanto anche dal cardianle Tarcisio Bertone arriva una dura reprimenda al sacerdote che continua a lanciare sfide alla Chiesa: «Deploro il gesto di don Gallo, un gesto assolutamente diseducativo. Le leggi vanno rispettate e osservate. Non discuto la legge in sè, non sta a me dire se sia giusta, ma deploro chi l'ha trasgredita e l'ha fatto in un luogo pubblico». E ancora, aggiunge larcivescovo: «Ho ricevuto molte chiamate ed e-mail da parte di genitori e parenti di ragazzi che si drogano.
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