Fumata nera ai colloqui di Doha. Israele attacca gli Houthi. Netanyahu a Washington da Trump

Israele colpisce porti Houthi dopo un attacco a una nave nel Mar Rosso; i ribelli rispondono lanciando due missili. Fallisce il primo round di negoziati in Qatar. E l’Iran si oppone alla soluzione a due Stati proposta dai Brics.

Diretta Fumata nera ai colloqui di Doha. Israele attacca gli Houthi. Netanyahu a Washington da Trump
00:00 00:00

Il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas su un cessate il fuoco a Gaza in corso a Doha si è concluso senza un accordo. Fonti hanno riferito che la delegazione israeliana "non ha un mandato sufficiente per raggiungere un accordo" con Hamas.

Il primo round di colloqui si è svolto nel contesto della prossima visita del Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu a Washington, prevista per lunedì. Secondo il presidente degli Stati Uniti Donald Trump un cessate il fuoco a Gaza potrebbe essere raggiunto entro la prossima settimana.

Siria, arrestate persone "legate ai pasdaran" al confine con l'Iraq

Le autorità siriane hanno annunciato l'arresto di varie persone "legate ai Guardiani della Rivoluzione (Pasdaran)" dell'Iran nell'ambito di un'operazione di sicurezza che si è svolta ad al-Bukamal, vicino alla frontiera con l'Iraq. Il comandante della Sicurezza interna siriana nella provincia di Deir Ezzor, Dharar al-Shamlan, ha dichiarato che l'operazione, da lui descritta come "precisa" e "su larga scala", ha portato all'arresto di "oltre 50 persone ricercate per vari reati, tra cui possesso e traffico di armi e droga e minacce alla sicurezza", aggiungendo che "sono state arrestate diverse persone legate ai Guardiani della Rivoluzione". Stando a una nota del ministero dell'Interno siriano pubblicata su Telegram, al-Shamlan ha chiarito che l'operazione "fa parte di un processo per perseguire coloro che agiscono contro la sicurezza e la stabilità" nell'est del Paese. In precedenza l'esercito israeliano aveva annunciato di aver arrestato diversi membri di una presunta cellula sotto il comando della Forza Quds dei Pasdaran nella Siria meridionale. Israele ha occupato parte della zona cuscinetto delle Alture del Golan dopo la caduta del regime di Bashar al-Assad lo scorso dicembre.

Berlino: Inaccettabili morti e feriti durante la distribuzione degli aiuti

È sconvolgente e inaccettabile che la distribuzione di aiuti alle persone sofferenti porti a morti e anche a molti feriti". Lo ha detto una portavoce del ministero degli Esteri tedesco in conferenza stampa, rispondendo ad una domanda sull'uccisione di civili palestinesi in fila per il cibo a Gaza da parte delle forze israeliane. "Siamo in dialogo costante con i nostri partner israeliani. Chiediamo anche, naturalmente, che le accuse nel loro complesso siano regolarmente indagate e che questo collegamento venga accertato", ha proseguito la portavoce. "Il governo tedesco è molto preoccupato per la drammatica situazione umanitaria a Gaza. Anche coloro che cercano aiuto e cercano urgentemente cibo sono in pericolo. Molte persone vengono uccise e molte ferite. E questo ci preoccupa molto", ha aggiunto.

Houthi rivendicano il lancio di tre missili contro l'aeroporto Ben Gurion a Tel Aviv

I miliziani yemeniti Houthi hanno rivendicato di aver preso di mira l'aeroporto internazionale di Ben Gurion a Tel Aviv e altre località in Israele con tre missili. Secondo quanto riferito dal portavoce degli Houthi Yahya Saree, durante la notte i miliziani hanno lanciato tre missili balistici e otto droni contro diversi obiettivi in ​​Israele. I missili hanno preso di mira l'aeroporto Ben Gurion, il porto di Ashdod, il porto di Eilat e una centrale elettrica ad Ashkelon, mentre i droni hanno preso di mira il porto di Eilat.

Hamas, abbiamo perso il controllo sull'80% di Gaza

Un alto ufficiale delle forze di sicurezza di Hamas ha affermato alla Bbc che il gruppo armato palestinese ha perso il controllo sull'80% della Striscia di Gaza e che i clan armati stanno colmando questo vuoto. "Siamo realistici: non è rimasto quasi nulla della struttura di sicurezza. La maggior parte dei leader, circa il 95%, è ormai morta... Le figure attive sono state tutte uccise", ha detto, "quindi, cosa impedisce a Israele di continuare questa guerra?". Secondo l'ufficiale, Hamas ha tentato di riorganizzarsi durante il cessate il fuoco di 57 giorni con Israele all'inizio di quest'anno, riorganizzando i suoi consigli politici, militari e di sicurezza. Ma poi Israele ha posto fine alla tregua a marzo, prendendo di mira le restanti strutture di comando di Hamas e lasciando il gruppo nel caos. "Per quanto riguarda la sicurezza, voglio essere chiaro: è completamente crollata. Completamente distrutta. Non c'è più controllo da nessuna parte", ha ribadito il funzionario.

Il primo ministro Israeliano Netanyahu è atterrato a Washington

Il primo ministro Benjamin Netanyahu atterra alla base congiunta Andrews, fuori Washington, DC, prima del suo incontro con il presidente degli Stati Uniti Donald Trump, previsto per stasera, ora locale. Lo riporta il Times of Israel. Ad accoglierlo, tra gli altri, l'ambasciatore Yechiel Leiter, il console generale a New York Ofir Akunis e il vice ambasciatore Eliav Benjamin. In giornata incontrerà il Segretario di Stato americano Marco Rubio e l'inviato speciale Steve Witkoff.

Israele, attacco ad obiettivi Houthi in Yemen

L'esercito israeliano ha lanciato attacchi aerei lunedì mattina presto contro porti e strutture controllati dai ribelli Houthi dello Yemen, che hanno risposto con il lancio di missili contro Israele. Gli attacchi sono avvenuti dopo un presunto attacco Houthi contro una nave nel Mar Rosso che ha preso fuoco e ha imbarcato acqua, costringendo in seguito l'equipaggio ad abbandonare l'imbarcazione. L'esercito israeliano ha dichiarato di aver colpito i porti controllati dagli Houthi a Hodeida, Ras Isa e Salif. Gli Houthi hanno quindi risposto con un apparente attacco missilistico contro Israele. L'esercito israeliano ha affermato di aver tentato di intercettare i due missili lanciati dagli Houthi, ma questi sembrano aver colpito Israele, sebbene non ci siano state segnalazioni immediate di feriti a seguito dell'attacco.

Israele attacca obiettivi Houthi in Yemen

L'esercito israeliano ha annunciato di aver colpito infrastrutture dei ribelli Houthi in Yemen, nel porto di Hodeidah e in altre aree controllate dagli insorti sostenuti dall'Iran. Successivamente, l'esercito ha dichiarato di aver rilevato due missili lanciati dallo Yemen verso Israele, dove le sirene antiaeree hanno suonato in diverse località. Non ha specificato immediatamente se i missili siano stati intercettati. Gli attacchi dell'aeronautica e della marina israeliane hanno preso di mira i porti yemeniti di Hodeidah, Ras Issa e Salif, nonché la centrale elettrica di Ras Al-Kathib, ha dichiarato l'esercito in un comunicato.

Iran contro la soluzione a due Stati delle conclusioni del Brics

Il ministro degli Esteri iraniano, Abbas Araghchi, ha dichiarato in un post sul suo canale Telegram che il suo Paese "esprime riserve" sulla proposta di una soluzione a due Stati - uno israeliano e uno palestinese - contenuta nella dichiarazione finale dei leader dei Brics, pubblicata domenica. Secondo il presidente, Teheran registrerà la sua opposizione in una nota. Nel suo intervento al vertice, il ministro ha affermato che i recenti attacchi all'Iran sono stati un atto di aggressione che ha rappresentato un "colpo letale alla diplomazia, alla legge e al Trattato di non proliferazione nucleare", di cui Teheran è parte e che limita l'uso della tecnologia atomica a scopi pacifici. Araghchi ha inoltre sottolineato che "la Repubblica islamica dell'Iran ritiene che una soluzione giusta per la Palestina sia un referendum con la partecipazione di tutti gli abitanti originari, compresi ebrei, cristiani e musulmani, e che questa non sia una soluzione irrealistica o irraggiungibile". Durante i negoziati sul testo della dichiarazione finale, la delegazione iraniana ha esercitato forti pressioni per una più dura condanna dei bombardamenti subiti da Israele e Usa.

Senza accordo primo round colloqui indiretti Israele-Hamas

Si conclude senza un accordo il primo round di colloqui indiretti tra Israele e Hamas sul cessate il fuoco a Gaza e il rilascio degli ostaggi. Lo riportano alcuni media. I colloqui si sono tenuti nella capitale del Qatar, Doha, mediati da Egitto e Qatar.

La delegazione israeliana, secondo alcune fonti citate dai media, non disponeva di un mandato sufficientemente ampio per raggiungere un accordo con Hamas. Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu aveva definito ieri 'inaccettabilì le modifiche chieste da Hamas alla proposta di accordo per il cessate il fuoco sostenuta dagli Stati Uniti e dallo stesso Stato ebraico.

Commenti
Pubblica un commento
Non sono consentiti commenti che contengano termini violenti, discriminatori o che contravvengano alle elementari regole di netiquette. Qui le norme di comportamento per esteso.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica