A poche ore dalla corsa succede di tutto. Di Luca, uno dei favoriti, squalificato dalla giustizia sportiva italiana. Dal fronte tedesco, una raffica di colpi bassi contro lobiettivo numero uno: Paolo Bettini. Campione del mondo uscente e favorito principale. Prima il presidente della Federazione ciclistica internazionale che rinfaccia al nostro capitano di non aver firmato il documento-impegno che obbliga i ciclisti a versare un anno di stipendio in caso di doping. La notizia non è vera, nel senso che Bettini ha invece firmato un documento soltanto modificato in accordo con i suoi legali. Ma tanto basta perché da parte dei politici di Stoccarda, sede del Mondiale, e degli organizzatori parta persino una richiesta alla magistratura affinché venga impedito a Bettini di partecipare alla gara.
Come previsto, come logico, la giustizia rispedisce al mittente leccentrica richiesta, regolarizzando totalmente liscrizione del nostro campione.
Tutto questo a poche ore dal via, proprio quando la concentrazione e la serenità dovrebbero essere al massimo. Eppure.
Eppure Bettini va in corsa ancora più motivato. Eppure Bettini domina tatticamente.
Casualmente, il battuto è il tedesco Schumacher: qualche giorno dopo, sarà abbattuto dal doping.
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