Bianchi «stecca» la prima e si fa espellere

Fortuna che il Torino sta passando un momentaccio, altrimenti l’espulsione del neo acquisto laziale Rolando Bianchi la squadra di Delio Rossi stavolta l’avrebbe pagata cara. In Piemonte è finita col più scialbo degli 0-0, figlio di d’una partita brutta, senza lampi e che ha patito la doppia espulsione, visto e considerato che il cartellino rosso è stato mostrato anche a Barone, fra l’altro in chiusura di primo tempo, 20 minuti prima dello stop obbligato imposto all’ex centravanti del Manchester City. Zero gol, 12 cartellini gialli, due rossi, svarioni alla «viva il parroco» e inutili tensioni, Torino-Lazio s’è snodata quasi fosse una scapoli-ammogliati e non una sfida fra squadre alla ricerca di punti per inserirsi definitivamente nella parte sinistra della classifica. E non c’è stato verso di trovare uno spunto degno di nota, con tutto che da una parte giocava l’ex col dente avvelenato, Matteo Sereni, e dall’altra Rosina, desideroso d’intrigare il selezionatore azzurro, visto e considerato che sarebbero state prossime le convocazioni in azzurro per la partita col Portogallo. Macché sfida all’Ok Corral, come era stata illustrata alla vigilia: quelli di Novellino e la banda-Rossi si sono adeguati alla legge del «primo non prenderle» e c’è da sottolineare che la divisione della posta stavolta non risulta essere neanche un contentino. Fra i laziali si salvano a malapena Pandev (anche se si è «mangiato» un gol grande come una casa) e Ledesma, mentre va annotato anche che s’è infortunato De Silvestri. Al 90° Lotito ha preferito parlare di mercato piuttosto che del risultato. Ha sottolineato ancora una volta che «Pandev e Rocchi resteranno con noi» e aggiunto le ultimissime su Carrizo: «Stiamo ancora trattando, ci sono dei problemi burocratici che speriamo di superare prima del 31 gennaio. Ma ho la sensazione che ci siano persone, degli operatori non italiani, che stanno cercando di creare molti ostacoli. Il giocatore, in ogni caso, sarà della Lazio del primo luglio». Poi, su De Silvestri: «Non abbiamo rilasciato alcuna opzione per lui, resterà alla Lazio». Insomma, il presidente biancoceleste ostenta sicurezza economica davanti ai microfoni (e dire che sta pagando, sia pure a rate, il debito ventennale all’Erario) e continua a snocciolare il Lotito-pensiero ogni volta che se ne presenta l’occasione. Del resto, al momento, è l’unico laziale autorizzato a farlo e dunque ha campo libero per esternare. Così, con i suoi tesserati ancora in silenzio stampa, c’è spazio per soffermarsi sui commenti degli antagonisti di turno. «Abbiamo fatto una gran gara e si poteva vincere», ha commentato il patron granata Urbano Cairo. L’editore ha dichiarato di aver visto una squadra (la sua) «molto determinata e cattiva» e s’è detto soddisfatto «perché abbiamo giocato in 10 uomini e abbiamo tenuto bene». Non ha commentato invece l’espulsione dell’attaccante laziale, uomo-gol che fra le altre cose avrebbe voluto tesserare: «Bianchi lo rispetto ma è un giocatore della Lazio. Basta parlare di lui». A proposito della punta orobica, potrà rifarsi già mercoledì pomeriggio. Alle 17.45, a Firenze, si gioca il ritorno di coppa Italia. È certo che, dovendo scontare la squalifica in campionato, sarà impiegato all’Artemio Franchi sin dal primo minuto.

Una rete alla squadra di Prandelli lo restituirebbe in un amen all’affetto di tifosi che, ieri, hanno storto la bocca quando s’è fatto espellere come un pivello. Non può parlare, ma all’uscita dal campo gli si è letta in viso la delusione per una scelta arbitrale comunque indiscutibile.

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