«Biasotti, l’unico che può portarci al ballottaggio»

«Insisto nel fare un appello al senso di responsabilità di una persona che stimo come Francesco Bruzzone. Guardiamo se esistono i margini per recuperare un’alleanza tra Pdl e Lega Nord». Gianni Plinio, vice coordinatore cittadino del Popolo della Libertà non molla e tenta di salvaguardare l’asse con il Carroccio per le prossime amministrative a Genova lanciando un nome, non nuovo ma usato sicuro, per tentare di far approdare il centrodestra al ballottaggio: Sandro Biasotti.
La Lega chiude ogni margine di trattativa ma Plinio non demorde.
«Quella con la Lega Nord è un’alleanza storica. Insieme abbiamo amministrato Regione, comuni e municipi: scegliere di dare una continuità a questo rapporto per la città di Genova mio sembrerebbe naturale»
Ma Bruzzone ha già chiuso ogni discorso
«Se una persona per bene e di grande responsabilità come Bruzzone non vorrà ragionare con noi sarebbe, al pari del tandem Casini-Monteleone, uno dei principali responsabili della vittoria di Marco Doria»
Era il caso di arrivare a fine febbraio a tentare appelli disperati verso ex alleati e area moderata?
«Il Pdl è andato come una lumaca. Non si può negare ma basta cercare responsabili, diciamo pure che lo siamo un po’ tutti: un mese e mezzo fa in un direttivo del partito, alla presenza di Claudio Scajola, avevo già lanciato l’idea primarie e non sono stato preso in considerazione. Nonostante tutto credo sia ancora possibile farle per muovere la base»
Ormai solo lei ne parla ancora...
«Non le faremo, d’accordo. è un errore politico ma andiamo avanti.

Perché qui abbiamo un avverasario infernale: Doria da un lato è leader dei centri sociali, dall’altro flirta con costruttori e armatori»
Più onestamente diciamo che il Pdl andrà da solo, ma quale candidato potrà ancora dare lustro al partito per permettergli di raggiungere il ballottaggio?
«Se non troviamo un nome esterno al partito, dobbiamo chiedere un sacrificio alla persona che ha le qualità maggiori per spiegare il nostro messaggio alla gente: è Sandro Biasotti. A lui spetta portare il nostro simbolo senza nascondersi dietro liste civiche».