Ancora qualche giorno, massimo dieci, e si alzerà il sipario su unaltra forza pronta a sostenere la candidatura di Sandro Biasotti alla presidenza della Regione Liguria. Questa volta non sono movimenti e partiti a cercare unalleanza con il candidato, ma è il candidato che lavora per costruire una lista che possa essere il valore aggiunto dellalleanza.
La lista del presidente ci sarà e avrà nel simbolo il richiamo a Biasotti, indispensabile (come ha già detto a più riprese lex governatore) perché la gente vi si possa identificare. Ancora da stabilire, invece, il logo e il nome: se ne stanno occupando studi grafici e pubblicitari che la prossima settimana sottoporranno al deputato del Popolo della Libertà alcune bozze tra le quali verrà scelto il simbolo che si accompagnerà a quello dei partiti. Ma oltre alla visione grafica cè anche bisogno di riempire la lista di persone: volenterosi delle quattro province liguri, «esterni» ai partiti che già appoggiano Biasotti, pronti a mettersi in corsa a sostegno del centrodestra.
Si punta sui delusi dal centrosinistra, si è in trattativa con diversi esponenti delle categorie professionali, eppoi gente comune sul modello di come furono composte le liste del movimento arancione. A bussare alla porta anche diversi delusi dalla scelta dellUdc di andare con la sinistra. A sostegno della nuova componente potrebbe esserci Umberto Calcagno segretario dellassociazione «Per i Valori di Centro» e consigliere nazionale del partito di Casini molto critico con lapertura a sinistra e pronto a fare le valigie con altri amici. Non dovrebbe candidarsi personalmente e fare il portatore dacqua. Ma non cè solo lui, altro bolle in pentola.
Così come è sicura la candidatura del consigliere regionale uscente Fabio Broglia (che in questi cinque anni è riuscito a passare dallopposizione alla maggioranza e tornare allopposizione passando per Udc- Italia di Mezzo- Pd e gruppo misto) e lex presidente della Provincia di Savona Marco Bertolotto in rotta da tempo con la sinistra anche se mai particolarmente amico del Pdl. In uno scontro che ebbe nellagosto del 2008 con il Giornale, per un corso finanziato dalla sua amministrazione per massaggi thailandesi rispose, tra le altre cose, che nelle nostre pagine avrebbe avuto un diverso trattamento «un corso sulla tintura dei capelli» con chiaro riferimento al presidente del Consiglio. Redento anche lex presidente «sinistro» del savonese, Biasotti spererebbe di avere in squadra lex assessore comunale di Genova Gianfranco Tiezzi mentre sembra scontata ladesione di Aldo Siri, presidente del municipio Centro Est eletto in quota alla lista Biasotti e che decise di non aderire al Pdl: «Sto valutando con la mia famiglia - spiega Siri - ma penso di essere della partita pronto a rappresentare quei valori portanti della dottrina della Chiesa che da sempre rappresento in politica». Sempre nella ricerca di consensi fuori dallarea naturale Biasotti lunedì allhotel Bristol di Genova incontrerà i cooperatori liguri aderenti a Legacoop Liguria.
Intanto, non si ferma nemmeno la creazione della lista dei giovani: ci saranno in tutte le province tra under 35 di buona volontà con il desiderio di mettersi in mostra. Saranno gli stessi partiti che sostengono Sandro Biasotti a indicare parte dei nominativi.
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