Tutto come prima in cosniglio regionale. I gruppi non scenderanno, passa la linea di Sandro Biasotti che aveva chiesto, una volta eletto deputato, di mantenere due gruppi distinti, quello della lista «arancione» e quello cosiddetto del «presidente», in quanto rappresentativo di tutta lalleanza di centrodestra che lo aveva sostenuto alle regionali del 2005. Una concessione, quella di formare due gruppi con relativi doppi uffici e personale, fatta a Biasotti quando però cera ancora lui a rappresentare la coalizione in via Fieschi. Ora però il neo «eletto» Angelo Barbero, pur candidato nelle liste di Forza Italia, ha dichiarato di voler dare vita a un nuovo gruppo. Avendo ottenuto anche ladesione di Franco Rocca, eletto con i biasottiani, regolamento alla mano ha potuto costituire la nuova formazione. Mentre a rappresentare gli «arancioni» e la lista «Per la Liguria - Sandro Biasotti» resta il solo Giovanni Macchiavello. Ha invece necessariamente cambiato il nome il precedente gruppo (quello finora rappresentato dal solo Biasotti e chiamato «Per la Liguria»): Barbero e Rocca faranno parte dellassemblea sotto il nome di «Per la Liguria nel Popolo della Libertà».
Il via libera, nonostante più di una perplessità sollevata dal presidente del consiglio Giacomo Ronzitti deciso a ostacolare la proliferazione dei gruppi, è arrivato ieri al termine della riunione della giunta per il regolamento, che ha interpretato la norma a favore del mantenimento dei gruppi separati.Intanto ieri Luigi Morgillo, neo vicepresidente del consiglio si è dimesso da capogruppo di Forza Italia. Il suo posto è stato preso da Gabriele Saldo.
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