Saltare in bici ogni mattina per percorrere tappe che mediamente sono lunghe 130-140 chilometri. Con punte di oltre 200 in Siria, il Paese che i «crociati» a pedali intendono attraversare più rapidamente. È qui, sullaltipiano desertico, che incontreranno le temperature più elevate, anche 40 gradi. Ma in realtà le tappe più dure saranno quelle turche, per i continui dislivelli di 3-400 metri, che spezzano le gambe. E soprattutto un caldo che, anche se il termometro segnerà qualche grado in meno, sarà soffocante a causa dellumidità. «Ci alzeremo alle cinque della mattina e pedaleremo con il fresco - spiega Corbellini, il coordinatore - e comunque chi pedala in questi a giorni a Milano non se la passa meglio...».
Ma come ci si prepara a un viaggio così lungo e impegnativo? Nessun Basso né Cunego: i 12 partecipanti sono di età compresa tra i 40 e i 67 anni, tutti cicloamatori, tra cui due donne che nella vita lavorano dietro la scrivania. Come dire pedalatori della domenica, che si sono allenati soprattutto alla resistenza. Gli esperti spiegano che è soprattutto una questione di testa, di capacità di stare in sella per tante ore e vedere la strada scorrere sotto lentamente. Per il resto non ci sono attrezzature speciali.
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