Le bici elettriche del Comune chiuse nel ripostiglio

Le bici elettriche del Comune chiuse nel ripostiglio

«Prendi la tua bici» dice lo slogan sul tabellone colorato che spiega il servizio con veicoli a pedalata assistita promosso dal Comune di Genova. Peccato che passato l'entusiasmo iniziale in alcune stazioni dei mezzi non ci sia neanche più l'ombra.
Il progetto, già frenato dall'assenza di vere e proprie piste ciclabili nel centro cittadino, era andato subito incontro a numerose difficoltà tra cui vandalismi, scarsa manutenzione e un'autonomia delle batterie molto limitata. Tanto che nel novembre 2009 si era stati costretti dopo numerose segnalazioni al ritiro dei mezzi, alla sostituzione degli accumulatori e all'implemento di un sistema di ricarica più efficiente, con l'assicurazione che il numero di biciclette disponibili sarebbe rimasto invariato (60) e che un operatore si sarebbe occupato giornalmente della manutenzione, in previsione di nuovi investimenti (1 milione e mezzo di euro in 3 anni) ed un’espansione della rete. Quattro mesi dopo le cose sono cambiate, ma in peggio. Il viaggio nel disagio degli utenti inizia la mattina presto davanti al Matitone: su dodici colonnine solo una bici, ma il display mostra, come molti altri che incontreremo, la scritta «errore stato batteria». Seconda tappa la Stazione Principe: vicino lo snodo ferroviario ancora 12 colonnine, ma nemmeno una bicicletta.
Si passa a Caricamento: su undici mezzi virtualmente disponibili, 6 hanno la batteria esausta, uno i copertoni squarciati. Tra i mezzi «funzionanti» uno è privo di un pedale, un altro ancora ha il cambio spaccato e di fatto inutilizzabile.
La fermata successiva è De Ferrari: di fronte al Carlo Felice ci sono 3 biciclette, l'unica carica ha i freni molto duri e sembra non essere stata revisionata da tempo. Ci si sposta in via XX Settembre: sotto il Ponte Monumentale tanti supporti ma nessun veicolo. Ultima tappa Brignole, dove la concentrazione doveva essere più grande: su 20 blocchi la metà non funziona, le 6 bici presenti sono scariche, hanno le ruote sgonfie e cavi che pendono nel vuoto. I cestini che portano davanti vengono usati come bidoni e sono è colmi di spazzatura.


Impossibile ottenere chiarimenti telefonando all'apposito sportello Mobi del Comune di Genova, il numero risulta disattivato per tutto l'orario di ufficio. Chiamando l'assistenza tecnica la risposta è ben diversa «Ufficialmente il servizio è ancora attivo, in realtà i veicoli hanno sempre problemi di batteria e sono ormai quasi tutti chiusi in magazzino».

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