Alexander Lukashenko, il presidente della Bielorussia definito da alcuni «lultimo dittatore comunista dEuropa», dopo anni di isolamento arriva a Roma, in Vaticano, dove stamane incontrerà Benedetto XVI. In serata dovrebbe avvenire lincontro con il premier italiano Silvio Berlusconi, e domani Lukashenko siglerà un accordo con lOrdine di Malta riguardante i servizi postali e sarà ricevuto dal Gran Maestro Fra Matthew Festing. Alla trasferta, favorita dalla Chiesa ortodossa russa, ha lavorato per molti mesi la diplomazia dellOrdine di Malta. Il presidente inviterà Benedetto XVI a Minsk, in Bielorussia, sperando che proprio il suo Paese possa essere il teatro dellincontro tra il Papa e il Patriarca di Mosca e di tutte le Russie, Kirill. Lo scorso 10 aprile, Lukashenko, che di definisce ateo, incontrando a Mosca il Patriarca Kirill, gli ha detto che «la Bielorussia è il miglior posto possibile, perché si trova al centro dellEuropa, ed è crocevia tra ortodossi e cattolici oltre che un isola di tolleranza tra le diverse religioni». A dire il vero fino a non molto tempo fa i cattolici, abbastanza numerosi nel Paese, avevano notevoli problemi: i sacerdoti, sospettati di attività «distruttive», erano spesso espulsi. Va detto, inoltre, che la reazione della chiesa ortodossa bielorussa non è stata entusiasta: il portavoce del metropolita Filaret, intervistato dal quotidiano russo «Kommersant» ha infatti dichiarato, che «le condizioni di un possibile incontro rimangono come dieci anni fa». Un cambiamento significativo nelle relazioni tra la Chiesa cattolica e la Bielorussia è però avvenuto lanno scorso dopo il viaggio del Segretario di Stato vaticano, il cardinale Tarcisio Bertone.
Dietro la decisione di ricevere Lukashenko cè la regia del «ministro degli Esteri» della Santa Sede, larcivescovo Dominique Mamberti, dopo che Oltretevere si è preso atto delle nuove aperture del presidente bielorusso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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