Mese di difficile lettura per il mercato dei fondi comuni dei grandi gruppi finanziari italiani. Infatti, come forse non succedeva da molti mesi a questa parte, non si riesce a distinguere con nitidezza quale categoria di Sgr (società di gestione del risparmio) sia stata premiata dai risparmiatori. Tra i grandi gruppi bancari, per esempio, ce ne sono sia di quelli che possono vantare una raccolta netta mensile cospicua e altri che, al contrario, hanno sofferto i flussi di riscatto. Tra i primi, figurano PioneerUnicredito (404,7 milioni di euro di raccolta netta mensile), Banche popolari unite (212 milioni), Finecogruppo Bancario capitalia (116,5 milioni) e Montepaschi (11,1 milioni).
Lelenco dei grandi gruppi con il bilancio mensile in rosso, in tema di sottoscrizioni di fondi, comprende invece Sanpaolo Imi (meno 86,4 milioni), Banca Intesa (meno 363,1 milioni), Arca (meno 59 milioni), Bnl (meno 114,5 milioni), Popolare di Verona e Novara (meno 10,7 milioni), Banca Lombarda (meno 68,3 milioni), Credem (meno 55 milioni) e Deutsche Bank (meno 105,1 milioni).
Stesso discorso tra le grandi reti di promotori. Infatti se Azimut (108,1 milioni di raccolta netta mensile), Mediolanum (84,4 milioni) e Banca Generali (223,7 milioni di euro) hanno acquisito risorse fresche da investire, per Fideuram (meno 87,8 milioni) e Ras (meno 41,4 milioni) i riscatti hanno superato le nuove sottoscrizioni. E che sia stato un mese davvero anomalo lo confermano anche i dati relativi alle Sgr indipendenti che, di solito, negli ultimi mesi erano state premiate dalle famiglie italiane. A settembre, invece, non sono mancate le adesioni per Kairos partners (19,8 milioni), gruppo Banca Intermobiliare (34,1 milioni), Consultinvest (5,4 milioni), Vegagest (20,5 milioni) e la già citata Azimut ma hanno prevalso i disinvestimenti per Grifogest (meno 53,6 milioni), Ersel (meno 19 milioni) e Zenit gruppo Pfm (meno 5,3 milioni).
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.