Il biglietto dell' autobus a Genova, aumenterà, ma il rincaro sarà inferiore al 30% chiesto da Amt. «La tariffa a 1,30 euro non è socialmente nè politicamente sostenibile». ha detto l' assessore Arcangelo Merella al termine dell' incontro di ieri al quale hanno partecipato i vertici di Amt ed il sindaco Giuseppe Pericu.
«Per pareggiare il bilancio dell' azienda senza ricorrere a compensazioni da parte del Comune, sarebbe necessario un aumento del 30% del biglietto - ha spiegato l' amministratore delegato di Amt Huber Guyot -, ma il progetto di Amt non è quello di aumentare le tariffe, quanto quello di offrire un servizio più efficiente e un rinnovamento del sistema del trasporto pubblico».
Quella di ieri, comunque, è stata la prima di una serie di riunioni che, entro la fine di settembre, dovranno definire il nuovo piano tariffario. È verosimile ipotizzare che il ritocco si assesterà alla fine intorno al 15%, ma al momento l' amministrazione comunale non si sbilancia.
«La manovra tariffaria non si limiterà a questo - ha aggiunto Merella - ma riguarderà anche l' introduzione di nuovi segmenti, quali ad esempio il biglietto famiglia».
Merella ha poi ricordato come Genova sia la prima città europea per numero di utenti del trasporto pubblico e la prima d'Italia per ramificazione del servizio.
L'ipotesi di un ritocco del prezzo di biglietti e abbonamenti seppure in misura contenuta, incontra però la ferma opposizione di Rifondazione Comunista. «Questo è il frutto della privatizzazione - ha sottolineato il consigliere comunale Patrizia Poselli -. L' incremento tariffario porterà ad un aumento del traffico privato e l' inevitabile penalizzazione delle fasce più deboli».
Per quanto riguarda poi i consumatori, è proprio di ieri la reazione dellAssociazione Voglio Vivere che attacca frontalmente Amt e chiede «meno consulenze e più efficienza». A palazzo Tursi, invece, Aldo Praticò, consigliere comunale di An, annuncia già dura battaglia per evitare il rincaro del biglietto.
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