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Bignardi difende Adriano Sofri: "Orgogliosa di lui, è innocente"

La Bignardi replica alle accuse del M5S: "Non mi ferisce leggere che mio suocero sarebbe un assassino perché non lo è". E rincara: "Ha ingiustamente subito una condanna"

Bignardi difende Adriano Sofri: "Orgogliosa di lui, è innocente"

Daria Bignardi passa al contrattacco. Lo fa sul suo blog con un post dal titolo Perché ho taciuto per 10 giorni e ora vi parlo di quella (buona) intervista. Dentro c'è tutto e di più: la replica alle accuse dell'ex gieffino Rocco Casalino, la difesa del suo modo di fare giornalismo ma, soprattutto, l'apologia del suocero Adriano Sofri. "Sono orgogliosa - spiega - di avere come nonno dei miei figli un uomo che ha ingiustamente subito una condanna a 22 anni di carcere per qualcosa che non ha commesso, e che è sempre rimasto la persona straordinaria che è".

La Bignardi torna sulle polemiche che l’hanno investita dopo l’intervista al grillino Alessandro Di Battista nel salotto delle Invasioni barbariche. Intervista che le ha causato un pesante attacco da parte dello stellato Casalino. "Oltre a non avere capito che l’intervista, che lui stesso aveva organizzato, aveva funzionato - scrive - ha dimostrato di non sapere nulla della vicenda che citava, come tanti italiani del resto". Nel lungo intervento sul sito di Vanity Fair, l'ex padrona della Casa più sbirciata dagli italiani non solo garantisce la propria buona fede nel chiedere a Di Battista del padre fascista, ma si lancia in una spericolata arringa difesiva per il suocero condannato a 22 anni di carcere quale mandante dell'omicidio del commissario di polizia Luigi Calabresi. "Non mi ferisce leggere che mio suocero sarebbe un assassino perché non lo è", continua la Bignardi dicendosi "orgogliosa di avere come nonno dei miei figli un uomo che ha ingiustamente subito una condanna a 22 anni di carcere per qualcosa che non ha commesso" e che "è sempre rimasto, nonostante le ingiustizie e tutto quel che di terribile ha subito, la persona straordinaria che è". Insomma, quella che parte con una replica alle accuse che le hanno mosso contro i Cinque Stelle, diventa l'occasione per riportare al centro del dibattito una vicenda giudiziaria ormai morta e sepolta. "Io non sono né un assassino né soprattutto un mandante - aveva replicato lo stesso Sofri sul Foglio - erò lui e molto possono dirlo perché una sentenza li autorizza".

Nel lungo post la Bignardi accusa apertamente i simpatizzanti del Movimento 5 Stelle di averla ricoperta con una valanga di insulti, sessisti e no. Presumibilmente lo stesso trattamento riservato al presidente della Camera Laura Boldrini. "Basterebbe guardare l’intervista all’onorevole Di Battista del M5S per capire - scrive la conduttrice - che era una buona intervista, dove tra l’altro lui aveva fatto una buona figura, e che i responsabili della sua comunicazione avrebbero dovuto esserne contenti". Spiegando che, a suo dire, una buona intervista serve allo spettatore per conoscere "un po' più a fondo la persona" in studio, la Bignardi ha raccontato di aver deciso di chiedere a Di Battista del padre dopo aver letto della sua fede fascista. "Non ho mai pensato di essere scorretta ponendo quella domanda sul padre", continua la presentatrice ricordando che nel libro Non vi lascerò orfani lei stessa ha raccontato di aver avuto un padre fascista che amava moltissimo. Proprio per questo non vuole sentir parlare di malafede, soprattutto sulla scaletta della puntata e sul fatto che l’intervistato successivo fosse Corrado Augias.

"È stato un caso - assicura - ha detto quel che gli pareva, e ci mancherebbe che non potesse farlo".

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