Bilanci e strategie

Monaco di BavieraIl guanto di sfida è lanciato. Audi vuole prendere il posto di Bmw come primo produttore di veicoli premium? La risposta arriva a stretto giro di posta, anzi, di presentazione del bilancio. Lo scorso anno, con i suoi tre marchi (oltre a Bmw, Mini e Rolls-Royce) la casa bavarese ha venduto 1,461 milioni di veicoli (+13,6% e seconda performance di sempre), ha incrementato il giro d’affari di più del 19%, facendo segnare il nuovo primato di 60,5 miliardi, e ha visto balzare il profitto prima delle tasse da 413 milioni a 4,8 miliardi e l’utile netto da 210 milioni al record di 3,2 miliardi).
«Oltre a confermarsi come il produttore di auto premium di maggior successo - ha sottolineato il numero uno Norbert Reithofer - il gruppo ha posto le basi per continuare a esserlo». Parole che hanno già trovato riscontro nei risultati del primo bimestre 2011: 217mila unità vendute (25%) grazie all’ottima accoglienza da parte della clientela dei 14 nuovi modelli, primo tra tutti la nuova Serie 5, lanciati negli ultimi mesi. Per l’intero 2011, l’obiettivo è di crescere ancora con tutti i marchi su tutti i mercati che contano, fino a superare il milione e mezzo di unità vendute, rafforzando così la propria posizione di vertice. Il successo è affidato in primo luogo all’appeal dei prodotti di prossima commercializzazione: dalla nuova Serie 6 Coupé e Cabrio alle «pepate» versioni M di Serie 1 Coupé e Serie 5, per finire l’anno con l’attesa Mini Coupé e la seconda generazione della Serie 1.

Per il futuro, la strategia di Bmw poggia ancora sul miglioramento dell’efficienza e del dinamismo dei veicoli tradizionali con motore a combustione interna, che rimarranno il perno dell’offerta, ma fa spazio anche allo sviluppo di tecnologie innovative, come l’impiego della fibra di carbonio per la carrozzeria delle vetture a basso impatto ambientale (l’elettrica i3 e l’ibrida plug-in i8) che saranno offerte dal 2013, e punta pure sulla progressiva introduzione di nuovi servizi per la mobilità, come il Connected Drive che permetterà la comunicazione in tempo reale tra auto, passeggeri e ambiente circostante e da un veicolo all’altro. La casa continua a investire cifre considerevoli nella ricerca: 3,3 miliardi, quasi il 5% della spesa totale solo lo scorso anno).

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