Da Bilancia a Garlasco le indagini più famose

I Ris di Parma, sotto la direzione del colonnello Luciano Garofano, sono stati decisivi in diverse inchieste: in occasione del sequestro del piccolo Tommy (l’impronta sullo scotch permise di identificare Salvatore Raimondi); per provare la strage familiare dei Carretta (grazie a una piccola macchia rimasta a dieci anni di distanza sotto il portasapone dell’appartamento di via Rimini). Hanno avuto un ruolo fondamentale in vicende di livello nazionale: da Cogne a Garlasco, al caso di Erika e Omar, dall’omicidio Donegani al caso Bilancia. Il piccolo Tommaso Onofri è stato rapito il 2 marzo del 2006, in provincia di Parma, dove viveva con i suoi genitori. Il bimbo aveva 18 mesi. Dopo un mese di ricerche, arrivò la notizia della sua morte e il ritrovamento del corpo non lontano dalla sua abitazione. Un altro caso che ha visto i Ris protagonisti è quello di Ferdinando Carretta, l’uomo che 20 anni fa uccise padre, madre e fratello per poi sparire a Londra per quasi dieci anni. Anche nelle indagini sui delitti commessi da Donato Bilancia il ruolo della sezione scientifica è stato fondamentale. Bilancia è stato condannato a 13 ergastoli per aver commesso 17 omicidi fra il 1997 e il 1998 in Liguria e nel Basso Piemonte.

Più celebri a causa dell’interesse dei mass media i casi di Novi Ligure nel 2001 (i due giovani Erika e Omar uccisero la madre e il fratellino della ragazza); Cogne (l’assassinio del piccolo Samuele nel 2001); il delitto Donegani a Brescia, nel 2005, in cui Aldo Donegani e Luisa De Leo furono uccisi e fu fatto scempio dei loro cadaveri; più recentemente il caso di Garlasco, e la morte di Chiara Poggi.

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