Roma

Bilancio: confronto con i sindacati

Il confronto è aperto, la discussione è solo all’inizio. E quelle che inizialmente sembravano posizioni nette e contrapposte, si sono alla fine orientate «a un percorso condiviso». E se il segretario regionale della Cgil, Claudio Di Berardino, non ha usato mezzi termini nel bocciare la manovra da 210 milioni di euro che il sindaco Gianni Alemanno ha presentato ieri alle parti sociali durante la seduta di un tavolo di concertazione, è lo stesso sindaco ad aprire al dialogo. «Una manovra depressiva, che colpisce i cittadini perch‚ è fatta di tagli e di tasse», dice Di Berardino. Ma per Alemanno che non ha negato «atteggiamenti diversi a seconda delle rappresentanze e delle sigle sindacali», ora «comincia un confronto che va avanti fino alla fine di luglio. Abbiamo chiesto la massima responsabilità ma siamo disponibili a verificare altre proposte che però devono consentire gli stessi introiti». All’assise erano presenti i segretari regionali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl oltre ai rappresentanti di Confcommercio, Federlazio, Uir di Roma, Coldiretti e tutte le altre associazioni di categoria. Il segretario regionale dell’Ugl, Gianni Fortunato, auspica che «il risanamento sia il più veloce possibile» ma spera «che il tavolo di concertazione sia solo l’inizio di un percorso di discussione». «Non c’è un euro per investimenti e sviluppo» ha tuonato Di Berardino mettendo anche in dubbio che ci sia un aumento degli investimenti stessi che ha, invece, assicurato il sindaco dicendo che «ci sono 400 milioni in più». Non si fida nemmeno il segretario organizzativo della Uil, Pierpaolo Bombardieri, che ha avuto un acceso botta e risposta con il sindaco ma che ha voluto ricordargli «che c’è una sua firma sull’accordo che prevedeva 32 milioni di euro di interventi a favore dei lavoratori colpiti dalla crisi. Quell’accordo non è stato onorato ed è fermo».

Mario Bertone, segretario generale della Cisl, chiede «di unire il risanamento dei conti a politiche di sviluppo della città soprattutto attraverso una robusta lotta agli sprechi utilizzando lo strumento della centrale unica degli acquisti e un diverso sistema di appalti».

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