da Roma
Desiderava la commissione Bilancio. La considerava la sua collocazione naturale, nonostante la laurea in Lettere e quella in Giurisprudenza, Carlo Azeglio Ciampi si è sempre destreggiato nel mondo dei numeri e tra una lettura a quella che lui definisce la sua bibbia civile (la Costituzione del 1948) e unesternazione sulla Resistenza, accarezzava lidea che, una volta terminato il mandato presidenziale, proprio la commissione Bilancio fosse il posto ideale per continuare a esercitare il suo magistero rigorista. Così non è stato. Perché Ciampi dal Quirinale è passato alla commissione Finanze, complice uno scherzo del destino che ha voluto far incontrare sul suo cammino un muro insormontabile: Franca Rame. Lattrice, moglie del premio Nobel Dario Fo, infatti siede al posto che avrebbe voluto lex uomo del Colle. Entrambi senatori del gruppo misto, la Rame e Ciampi avrebbero potuto facilmente scambiarsi i ruoli, ma la signora - racconta Radio Parlamento - ci teneva moltissimo allincarico e il niet a Ciampi è stato netto e senza appello. Così il senatore a vita si è dovuto accomodare nella commissione presieduta da Giorgio Benvenuto, una commissione che si occupa tanto di tributi, imposte, gabelle, e assai meno di conti che quadrano, rigore, stabilità, Europa, Maastricht, euro, i totem che per Ciampi sono - insieme allimmodificabile Costituzione del 1948 - la bussola.
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