Il bilancio 2006 sarà approvato dalla giunta di venerdì 14 ottobre, così da dare il tempo alla maggioranza di presentare le proprie richieste. «In questo modo potremo recepire le modifiche chieste dai gruppi della Casa delle libertà e sarà evitato il ricorso agli emendamenti» spiega il vicesindaco, Riccardo De Corato. Lobiettivo è approvare il bilancio prima della finanziaria, così da confermare il livello di spesa dellanno scorso.
I tagli previsti dalla manovra non sono ancora quantificabili, perché è necessario aspettare il passaggio in aula del provvedimento (con i probabili emendamenti che arriveranno), così la giunta ha deciso di definire il budget a prescindere e poi procedere a eventuali assestamenti. Si tratta di un bilancio da un miliardo e 960 milioni di euro, una cifra superiore di 27 milioni a quella del 2005: 8 milioni in più saranno destinati al personale, 10 ai servizi sociali per pagare le rette negli istituti dei minori abbandonati, 6,4 milioni per le elezioni amministrative, 2,5 milioni per le assicurazioni.
Lopposizione è molto critica. Secondo i calcoli del centrosinistra, il rischio è che sul Comune di Milano si abbattano tagli del 6,7 per cento. «La Cdl vuole mettere tutti daccordo con un bilancio elettorale» accusa il capogruppo diessino, Emanuele Fiano. Ma a Palazzo Marino respingono ogni accusa di voler scaricare sul prossimo sindaco le incombenze che arriveranno con la finanziaria. «È paradossale cercare di accusarci di truffa - replica De Corato -. La maggior parte dei Comuni italiani, incluse molte amministrazioni di centrosinistra tra le quali Roma, approva il bilancio prima della finanziaria. Noi eravamo rimasti uno dei pochi Comuni a approvare il bilancio dopo la manovra. Nel 2004 eravamo arrivati a maggio...».
Lassessore al Bilancio, Mario Talamona, spiega che la responsabilità politica (e non solo) dei tagli ricadrà comunque sulla giunta Albertini: «Il bilancio sarà approvato a legislazione vigente, una modalità tecnico-politica legittima che non vuol dire scaricare i tagli sulla prossima amministrazione».
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