In bilico tra l’eskimo e la richiesta di ronde

Quando si toglie l’eskimo che, come rivela la nota biografica online stilata da Angelo Mario Perrino, gli ricorda «tante manifestazioni sessantottine» in quel di Pisa, Bruno Ferrante indossa i panni del sindaco alla Cofferati. Anzi, Ferrante va oltre Cofferati e per Milano reclama «squadre speciali per la sicurezza». Dopo due mesi di trasformismo, l’ex prefetto getta quindi alle ortiche l’eskimo e dichiara di condividere la ricetta del nuovo prefetto Gian Valerio Lombardi. Anche lui reclama più sicurezza e controlli rafforzati sul territorio ovvero «maggiori presidi» e non solo più poliziotti impegnati nelle periferie.

Posizione, quella di Ferrante, non certo facile per chi aveva garantito Rifondazione che, mai e poi mai, avrebbe importato a Milano il modello Cofferati e che non è «stato un poliziotto ma un funzionario dello Stato, un servant, attento ai bisogni dei cittadini». Uscite che, sondaggi alla mano, non sembrano però aver sortito l’effetto sperato. Ragione in più per sbarazzarsi di quell’eskimo di troppo e strizzare l’occhio ai moderati.

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