Sei bambini, di età compresa tra i 5 e gli 11 anni, costretti a lavorare e a dormire in un laboratorio clandestino.
Lultimo caso di sfruttamento minorile è stato scoperto dalla Polizia municipale di Modena, che dopo un mese di indagini ha messo sotto sequestro una struttura gestita da immigrati cinesi. Un laboratorio in cui venivano impiegati anche per 15 ore al giorno operai clandestini che nella maggior parte dei casi vivevano allinterno della struttura con i loro figli.
Durante il controllo sono state trovate al lavoro 27 persone. Di queste, solo 10 (tra cui unitaliana) erano regolarmente assunte, le altre 17 invece lavoravano in nero. E i sei bambini, tutti figli dei lavoratori, erano costretti a trascorrere lintera giornata nel laboratorio e nei locali annessi. Durante le indagini la Polizia Municipale ha filmato lattività degli operai, scoprendo così che rimanevano nel laboratorio tutti i giorni, domenica compresa, dalle 8 alle 23. Mentre gli operai in regola venivano prelevati da casa e riaccompagnati al termine del lavoro, gli irregolari erano costretti a lavorare anche 21 ore al giorno, dormendo e mangiando allinterno dei locali di lavoro. A questo serviva il miniappartamento annesso e allinterno dello spogliatoio, dove erano stati ricavati 20 posti letto, mentre nel cortile era stata realizzata una cucina con uno spazio per consumare i pasti.
Al termine delloperazione, tre persone di nazionalità cinese sono state denunciate per aver favorito lingresso clandestino in Italia di loro connazionali in violazione delle norme vigenti e per averne sfruttato lattività lavorativa. Altre sei persone, infine, sono state denunciate per non aver esibito agli agenti i documenti di identità.
Il laboratorio di Modena è però solo la punta delliceberg di un fenomeno diffuso in Italia.
Bimbi operai al lavoro per 15 ore al giorno
Denunciati tre immigrati cinesi che gestivano un laboratorio clandestino a Modena: costringevano i dipendenti a vivere con i figli in fabbrica
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