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Bimbo dimesso dall’ospedale Il giorno dopo perde la vita

Melzo (Milano)Un bimbo di 20 mesi è morto il 27 di febbraio scorso, ma la notizia è trapelata ieri, all’ospedale di Melzo, per cause ancora in via di accertamento. Ma fatto sta che il pm di turno della procura a Milano, dopo gli accertamenti svolti dai carabinieri della compagnia di Cassano d’Adda, ha disposto il sequestro della salma e la successiva autopsia. Per cercare di accertare i reali motivi del decesso. Ma ecco la sequenza della tragedia. Il neonato viene portato dai genitori all’accettazione del Pronto soccorso la sera di venerdì 26 per febbre e vomito e diarrea. Lo si visita. Buone condizioni generali è il verdetto. Viene riportato a casa. La mattina dopo, quando rientrerà nel nosocomio tra le braccia di padre e madre disperati, per lui non ci sarà già più niente da fare.
A nulla varranno le manovre di rianimazione, durate più di mezz’ora. E si tratta della stessa azienda ospedaliera, quella di Melegnano, in cui dopo un’operazione di appendicite lo scorso mese di gennaio una 16enne è entrata in stato vegetativo. Condizione in cui si trova ancora attualmente. Intanto, il direttore sanitario del presidio di Melzo Carmelo Lopez e il direttore della Pediatria Amilcare Rottoli vogliono fornire la loro ricostruzione dei fatti: «Il piccolo, giunto in pronto soccorso pediatrico nella serata del 26, è stato valutato per vomito, diarrea e febbre da due specialisti succedutisi nel turno in quelle ore. Alla visita, presentava buone condizioni generali, risultava vigile e reattivo, senza segni neuromeningei. Sono stati effettuati gli esami di laboratorio di routine riscontrando valori nella norma. Dopo il periodo di osservazione di qualche ora, viste le buone condizioni del bambino e vista la collaborazione nell’assunzione di sostanze idratanti, si decideva in accordo con i genitori per le dimissioni con i consigli terapeutici del caso. Nelle prime ore del mattino del 27 il piccolo veniva riportato dai genitori al pronto soccorso in stato di incoscienza, cute fredda, assenza di battito cardiaco e di respiro. Sono state comunque subito avviate le manovre di rianimazione che hanno evidenziato la presenza di materiale gastrico. I genitori hanno segnalato che il bambino aveva presentato conati di vomito durante il sonno. La rianimazione non è valsa a salvarlo».

Morte per malore? Farmaci prescritti che il bimbo non tollerava? Errore medico? Su questo vogliono risposte inquirenti e genitori.

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