Bimbo travolto da gru manovrata dal papà

Un bacio, al papà che lavora, un saluto per dirgli «ti aspetto a cena» guardandolo con ammirazione mentre lavora su una di quelle gru vere che per lui bambino sono un giocattolo in scala ridotta con cui divertirsi a casa. Invece è finita in tragedia. Un destino cinico e spietato ha fatto sì che quel gesto d’affetto fosse l’ultimo per questo bimbo di otto anni che era andato a trovare il papà: è stato travolto e ucciso da un carico di materiale sganciatosi dalla gru all’interno di un cantiere edile a Sutrio (Udine). L’incidente è avvenuto nel pomeriggio. Secondo una prima ricostruzione, il piccolo è entrato nel cantiere per salutare il padre, A.C., alla guida della gru. Per cause in corso di accertamento, dal mezzo si è improvvisamente staccato il sostegno, che portava ferri e pianali per impalcature, alcuni dei quali hanno colpito il bambino. Sul posto sono intervenuti i Vigili del fuoco e gli operatori del 118 che hanno cercato di rianimare il piccolo, il quale purtroppo ha smesso di respirare dopo circa un’ora tra le braccia dei genitori disperati.

Il padre, A.C., è un artigiano molto noto a Sutrio piccolo comune della montagna carnica, situato nella valle del But, in cui vivono circa 1.400 persone. In seguito alla tragedia il sindaco ha decretato il lutto cittadino.

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