da Napoli
Lo hanno abbandonato, come un pacco ingombrante, nell'atrio del vecchio ingresso del pronto soccorso dell'ospedale San Giovanni di Dio, a Frattamaggiore. È bello ma non parla potrebbe essere italiano e ha circa tre anni: è disabile, gli esami dei medici dicono che sia cerebroleso.
È unaltra storia di degrado e disperazione quella che arriva da Frattamaggiore (Napoli). Dottori e infermiere lo hanno ribattezzato Giovanni, in onore di San Giovanni di Dio, patrono degli infermi. «Quando qualcuno pronuncia la parola mamma, lui sorride», spiega Leopoldo Ponticiello, primario del reparto di pediatria. «Il piccino sta bene, è stato sistemato in una cameretta con due letti per garantirgli anche una maggiore tranquillità. La scorsa notte - prosegue - sono stati eseguiti tutti gli esami clinici necessari, dai quali emerge che le condizioni del piccolo non sono preoccupanti ma che è necessario seguirlo con attenzione».
Secondo gli investigatori chi lo ha abbandonato nel portenfant conosce bene i luoghi e la topografia sia della zona che dell'ospedale. Con molta probabilità il piccolo è stato portato dal cancello posteriore del nosocomio verso le 20 quando c'è il cambio di turno del personale. E chi lo ha lasciato lì lo ha fatto sapendo che sarebbe stato subito ritrovato, nei pressi dell'accesso al laboratorio di analisi. Nel «seggiolino», che sembra essere stato acquistato di recente, i poliziotti hanno rinvenuto un paio di pantaloncini di colore giallo, nuovo, che chi ha lasciato il piccolo, ha pensato bene di conservare per un eventuale ricambio.
Da ieri mattina intanto il reparto di pediatria, diretto dal dottor Leopoldo Ponticello, è assalito da curiosi e giornalisti. Agli onori della cronaca anche l'infermiere del reparto di cardiologia che ha trovato il bambino, Giuseppe Porcelli, sposato, padre di due figli.
«Il piccolo - racconta - era quasi fuori dal portenfant e in un primo momento ho pensato che fosse caduto. Ho chiamato i colleghi del pronto soccorso: trovarsi dinanzi ad un bambino solo dà sempre qualche preoccupazione. Non so cosa abbia spinto i genitori a fare un gesto del genere.
Intanto gli investigatori cercano di risalire alla madre. Purtroppo però larea dove è stato abbandonato il bambino non è coperta dal servizio di video-sorveglianza.
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