Genova - Lo sfondamento del cranio ha causato la morte del piccolo Alessandro, il bimbo di 8 mesi ucciso in un raptus di follia determinato dall’uso della cocaina: è quanto stabilisce l’autopsia condotta oggi dal professor Francescio Ventura. Intanto la madre, Caterina Mathas, accusa il compagno Giovanni Antonio Rasero: "Non voglio vederlo".
L'autopsia al bimbo Con l’accusa di omicidio volontario in concorso sono in carcere la madre del bimbo, Caterina Mathas, di 26 anni, ora sottoposta ad interrogatorio, e Giovanni Antonio Rasero, di 29 anni, che sara ascoltato più tardi. Secondo quanto emerso dall’esame autoptico, sul corpo di Alessandro non ci sono segni di fratture o slogature pregresse che possano testimoniare vecchi maltrattamenti. Sono invece state riscontrate bruciature e abrasioni sugli arti ed ecchimosi sul collo. Saranno inoltre eseguiti esami di laboratorio di natura tossicologica, per verificare un’eventuale ingestione di sostanze da parte del bambino, e istologica.
La madre: "Quell'uomo non lo voglio vedere" "Lui dov’è, non lo voglio vedere, non lo voglio vedere", ha detto Caterina Mathas, riferendosi al suo compagno Giovanni Antonio Rasero. Mathas, piangente e visibilmente agitata, è accusata di omicido volontario in concorso con il compagno.
Il pm Airoldi ha scelto di sentire per prima la ragazza che è stata accompagnata dalla polizia penitenziaria dal carcere di Pontedecimo dove si trova detenuta in isolamento. Insieme a lei gli avvocati Paolo Costa e Igor Dante che l’hanno rassicurata facendole forza. All’interrogatorio assiste anche il capo della squadra mobile Gaetano Bonaccorso.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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