Come non capire Osama Bin Laden? Nascosto in una caverna tra i monti dellAfghanistan ed è braccato dalla Cia osserva il progredire del riscaldamento globale e giustamente si preoccupa. O forse vede la Terra da una nuvoletta, su nellalto dei Cieli, e da lì, miracolosamente, ci trasmette la sua inquietudine. Le agenzie di stampa ieri hanno battuto diversi lanci annunciando «la svolta ecologista di Bin Laden» e a noi, francamente, scappa da ridere.
Ma come? Per mesi tace, poi improvvisamente invia ben due messaggi, uno piuttosto, prevedibile, con le solite minacce alla Casa Bianca, laltro con toni e argomentazioni da intellettuale della sinistra chic americana più che da guerriero e vate del fondamentalismo islamico. Discetta sul Protocollo di Kyoto, invita il mondo ad abbandonare il dollaro e cita Noam Chomsky, come già aveva fatto nel 2007, ripescando unintervista rilasciata dal celebre docente del Mit, famoso per le sue posizioni no global e antiamericane, al quotidiano britannico Guardian lo scorso novembre.
Ha i reni a pezzi e si deve sottoporre alle dialisi, vive in cattività da quasi dieci anni; nessuno lo ha più visto in foto o in video, con leccezione di un solo stranissimo filmato in cui leggeva un testo, rimanendo immobile; eppure trova il tempo di leggere la stampa inglese e di trasmetterci la sua profonda inquietudine sul futuro dellumanità.
Proprio lui che, con il crollo delle Torri Gemelle ha sprigionato nellaria tonnellate di amianto e di sostanze tossiche, avvelenando centinaia di migliaia di newyorkesi. Ma si sa Osama è un altruista e non ci è difficile immaginarlo nella sua caverna mentre trascorre giornate intere a studiare le ultime statistiche sullaumento della temperatura.
Bin Laden, però, talvolta si sbaglia: ha ignorato lo scandalo del Climagate, che ha messo in dubbio lattendibilità dei dati scientifici raccolti dal Climate Research Unit negli ultimi trentanni. Anche questa una dimenticanza molto chic e poco coranica.
Straordinario Bin Laden: pensa che gli Usa siano come la mafia e che la responsabilità dellinquinamento ricada su di loro. E su noi europei, naturalmente, ma in misura minore. Bontà sua. Scrive infatti che George Bush junior ha boicottato il protocollo di Kyoto «per soddisfare le grandi multinazionali, che sono dietro la speculazione, il monopolio e laumento del costo della vita».
Tace, però, curiosamente sullattuale presidente americano. Osama non ci dice se limpegno ecologista di Obama è allaltezza delle sue aspettative. Non lo promuove e non lo boccia, lo lascia sospeso nellaria, fino al prossimo messaggio audio quando, forse, ci omaggerà della sua ricetta per risolvere il problema dellinquinamento nel mondo.
Attendiamo con ansia il suo nuovo pronunciamento e ci auguriamo che, sullo slancio, il capo di Al Qaida trovi anche il modo di discettare sulle polveri sottili e di dirci se le misure adottate dalla Moratti e da Formigoni a Milano sono adeaguate oppure no.
Che grande uomo Bin Laden, la sua è una storia di frontiera. Anzi, da cortina. Fumogena.
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