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Bindi furiosa: non accetto le scuse di Berlusconi

La vicepresidente della Camera torna sulla battuta pronunciata dal premier durante una puntata di Porta a Porta e rispedisce al mittente le scuse, rincarando la dose: "Ha aggravato la situazione dicendo che era una battuta di largo consumo"

Bindi furiosa: non accetto le scuse di Berlusconi

Roma - Il vicepresidente della Camera, Rosy Bindi, non accetta le scuse di Silvio Berlusconi dopo le sua battuta (la Bindi "è più bella che intelligente") e le precisazioni di ieri ("è una battuta di largo consumo"). "Non erano delle scuse - dice Bindi a margine di un comizio a Bologna in vista delle primarie del Pd del 25 ottobre -. Addirittura ha aggravato la situazione dicendo che era una battuta di largo consumo. Come a dire: lo dicono tutti, lo pensano tutti, quindi...".

La Bindi non accetta le scuse "Soprattutto - aggiunge - non le accetto perché ancora una volta ha pronunciato le frasi che mi riguardano in un contesto generalizzato di attacco alle istituzioni". Prima di iniziare un incontro all’Arena del sole sui temi del Welfare e della Sanità, con il candidato alla segreteria nazionale Pier Luigi Bersani e il candidato alla segreteria regionale Stefano Bonaccini, Bindi si è soffermata con alcuni militanti e con la parlamentare Sandra Zampa, portavoce di Romano Prodi.

Con Bersani Rosy Bindi si è fatta fotografare indossando tutti e due la maglietta con la scritta: "Presidente non sono una donna a sua disposizione".

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