Firenze - La biologa di Careggi ha scritto una lettera per esprimere la sua sofferenza ai tre pazienti che, a causa di un suo errore di trascrizione, hanno ricevuto gli organi di una donna sieropositiva. A rendere nota l'iniziativa, che avrebbe dovuto rimanere strettamente privata, è stato Roberto Inches, legale della dottoressa, al fine "di allentare la pressione dei giornalisti sulla sua assistita".
L’avvocato "La signora - spiega Inches - preferisce comunicare direttamente con i pazienti, attraverso la lettera, non ancora recapitata. È stata sua la decisione di scrivere, io non ho avuto alcun ruolo. Nella lettera esprime la sua sofferenza, parla dell'errore imperdonabile commesso di cui sente il peso, spiega di essere loro vicina e di partecipare a quanto stanno vivendo. La dottoressa - prosegue l'avvocato - è profondamente scossa per quanto accaduto. Preferisce non parlare pubblicamente, non è in grado.
Il suo pensiero costante, da quando si è scoperto cosa è accaduto, è per i pazienti". Nei confronti della biologa, attualmente seguita da uno psicologo dell’ospedale di Careggi, è stata attivata la procedura di sospensione dell’attività.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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