Limpresa non è delle più semplici: piantare una bandierina arancione nel fortino rosso di Sestri Ponente. Cesare Mori, 59 anni, biologo, si candida per la Lista Biasotti nel municipio Medio-Ponente.
Ama le sfide difficili?
«Mi considero un neofita della politica. Se ho deciso di candidarmi è perché sono stufo dell'immobilismo della nostra circoscrizione e della mancanza di una vera opposizione. È ora di dire basta».
A che cosa?
«L'elenco di ciò che non funziona a Sestri è lungo».
Prego.
«Le strisce gialle in via Merano dalle 7 alle 10 e dalle 16 alle 20 col risultato di ingorghi pazzeschi in tutta la delegazione. Eppure basterebbe fare come in via Cornigliano dove i corridoi di qualità ci sono solo dalle 6.30 alle 9. Mai di sera e mai di domenica come, invece, da noi».
Capitolo parcheggi.
«Altra nota dolente. Ne hanno inaugurato uno all'altezza del cinema Verdi, ma chiude alle otto di sera. Tante grazie».
Non va meglio con la sanità.
«L'ospedale di Sestri ha perso uno dopo l'altro ortopedia, ginecologia, urologia, chirurgia perché la Regione, quando si è trattato di decidere, ha scelto di privilegiare Voltri. Ma il problema è di più ampio respiro».
In che senso?
«Per lavoro mi occupo della vendita dei mezzi di contrasto per radiologia e mi capita di viaggiare parecchio in Piemonte e Lombardia. Qui le liste d'attesa sono cortissime e la qualità della vita decisamente migliore. Quando vai in ospedale a Genova non trovi neppure posto per parcheggiare».
A Sestri c'è anche il problema del mercato.
«Che io vorrei spostare da dove si trova ora, in via del Costo e metterlo a villa Rossi.
In che senso?
«Per lavoro passo tutti i giorni in via Soliman e li vedo seduti sulle panchine durante la pausa pranzo. Vorrei adoperarmi perché avessero un servizio mensa».
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