Politica

La bionda e il diplomatico: la strana coppia che ha portato il centrodestra al successo

Tra l’azzurra Biancofiore e Holzmann di An non sono mancati i contrasti. Ma al momento giusto hanno saputo unire le forze e fare la scelta vincente

nostro inviato a Bolzano

Lei è alta e bionda, lui stempiato e rotondetto. Lei non ha compiuto 35 anni, lui viaggia verso i 50. Lei siede in consiglio provinciale da un anno e mezzo, lui è in politica dal 1985. Lei è estroversa, lui più calcolatore. Lei è di Forza Italia, lui di Alleanza nazionale. Non potrebbero essere più diversi Michaela Biancofiore e Giorgio Holzmann, i capi dei due maggiori partiti del centrodestra in Alto Adige. Ma assieme hanno formato una coppia d'assi che ha vinto le elezioni. Dimostrando che anche in politica gli opposti si attraggono.
Tra il presidente provinciale di An e la coordinatrice azzurra non sono sempre state rose e fiori. Tensioni di qualche anno fa non sopite, che sembravano essere riaffiorate lo scorso autunno quando si cominciò a ragionare sul nome del candidato sindaco. Lo ricorda bene Giovanni Benussi, il neoeletto: «Sono stato indicato da An, questo è chiaro - ha detto anche ieri -, ma non sono organico al partito, tant'è vero che sono stato appoggiato da una mia lista che qualcosa avrà rosicchiato anche a loro. Bisogna comunque riconoscere a Holzmann il merito di aver visto lontano. Siamo amici da tempo e lui era convinto che io sarei stato in grado di coagulare un consenso ampio, anche al di fuori del centrodestra. All'inizio Forza Italia non sembrava entusiasta, vi furono ritrosie. Non ci conoscevamo bene, ma bastò poco per capirci. Ho cementato la coalizione e tutti assieme abbiamo fatto una campagna elettorale entusiasmante». Ed è scattata l'intesa anche con la Biancofiore: l'altra sera, dopo le undici, nonostante un diluvio nemico del suo vestito bianco e degli stivaletti a spillo, la giovane coordinatrice di Forza Italia era ancora sotto i portici del municipio a festeggiare, tra speck e schizzi di pioggia, la vittoria «storicissima».
In certi momenti della campagna elettorale sembrava addirittura che Holzmann e Biancofiore si fossero scambiati le casacche: lui, che è vicepresidente del consiglio provinciale e dunque è abituato a usare larghe dosi di diplomazia nei rapporti con i tedeschi della Südtiroler Volkspartei, smussava i toni nazionalisti che da queste parti hanno sempre fatto la fortuna del Movimento sociale prima e di An poi; lei, invece, proponeva di fare sventolare il tricolore davanti a ogni maso di montagna.
Holzmann viene da una lunga militanza iniziata quando An era ancora il Movimento sociale e Bolzano era una delle mete preferite da Giorgio Almirante per i suoi comizi. A 27 anni Holzmann era consigliere comunale nel capoluogo, a 30 consigliere provinciale fino a diventare l'attuale vicepresidente; ora è anche coordinatore regionale e presidente provinciale di An. Michaela Biancofiore prese invece la tessera di Forza Italia nel 1994, quando Silvio Berlusconi scese in campo. È stata assistente di Franco Frattini, che a Bolzano ha il collegio elettorale, e l'ha seguito a Roma al ministero della Funzione pubblica e alla Farnesina. Quando Frattini ha preso la via di Bruxelles, lei ne è diventata consigliere per le autonomie linguistiche ed è ritornata a Bolzano a guidare gli azzurri. I maligni già sibilano che con il successo di domenica si sia garantita un posto per l'anno prossimo nel listino proporzionale di Forza Italia a spese di Mario Malossini, il coordinatore di Trento. Con Berlusconi ha il filo diretto: martedì si è presa lei i complimenti del premier mentre Benussi, il sindaco architetto, passava da un'intervista all'altra senza riuscire a rispondere al telefonino.
«Abbiamo finalmente dato una rappresentanza adeguata al malcontento del gruppo italiano - dice Holzmann -. Nella scorsa legislatura provinciale, An aveva più voti di Margherita, Ds e una civica messi assieme. Eppure loro erano in giunta, io all'opposizione. Abbiamo allargato la coalizione alla destra estrema di Unitalia e alla nuova Dc; purtroppo l'Udc ha preferito allearsi con i nostri avversari». «Siamo stati capaci di cavalcare l'ansia di rinnovamento - fa eco Michaela Biancofiore - e noi di Forza Italia abbiamo ottenuto un grande risultato. Siamo cresciuti non soltanto nelle sezioni elettorali a prevalenza italiana, con punte del 17 per cento, ma anche in quelle tedesche. Le crepe iniziali con An sono state sanate, i personalismi eliminati.

Ciascuno ha fatto un passo indietro per venire incontro alle volontà dei cittadini».

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