Roma

Il Bioparco autosufficiente con il fotovoltaico

Il Bioparco autosufficiente con il fotovoltaico

«Il Bioparco sarà il primo giardino zoologico in Europa a energia solare». A due mesi (si è insediato lo scorso 24 luglio 2009) dal suo arrivo, il nuovo presidente del Bioparco, Paolo Giuntarelli, 42 anni, dipinge di verde il futuro prossimo dell’ex zoo di villa Borghese. «Grazie a delle nuove tegole fotovoltaiche a basso impatto ambientale, potremo raggiungere nel giro di due o tre anni, se il Comune ci garantirà le risorse, l’autosufficienza energetica rispettando le pregevoli architetture primo-Novecentesche dell’ex zoo di Roma. Saremo i primi in Europa, se non nel mondo».
E dall’annuncio all’apertura dei cantieri, il passo è breve. I lavori cominceranno entro il mese di ottobre. «E con la prima energia solare ci accenderemo l’albero di Natale», scherza Giuntarelli. I lavori si concluderanno, infatti, entro dicembre. L’impianto verrà realizzato sul tetto dell’ex Casa delle Scimmie che misura circa 100 mq e al momento ospita la mostra permanente Biodiversitalia (quattro ettari di terrari e acquari popolati - tra gli altri - di serpenti, e pesci rari). La potenza ottenuta sarà di 6 kW, pari a due utenze domestiche. Prezzo dell’intervento: meno di 45mila euro. «Il Gestore dei servizi elettrici (Gse) ci pagherà 0,41 euro per kW prodotto, quindi in una quindicina di anni ammortizzeremo i costi dell’impianto».
Un piccolo risparmio, ma che sarà il benvenuto visti i tagli dei contributi del Comune all’ex zoo, passati dai 3 milioni annui ai 2 milioni e mezzo del presente. «Fortunatamente il pubblico è in aumento. Siamo arrivati a 600mila spettatori all’anno e siamo stati classificati al 2° posto tra i musei scientifici in Italia, dopo l’Acquario di Genova». E a proposito di acquari, il nuovo presidente del Bioparco ne vuole uno, avveniristico, anche a Roma. «Magari non avremo gli squali nel cuore di Villa Borghese, ma ricreeremo l’habitat acquatico come non è mai stato fatto prima».
Novità anche per le tre femmine di orango del Bioparco, Zoe, Petronilla e Martina, nate tra il ’70 e l’85 allo zoo di Roma, e costrette finora in spazi angusti. «Realizzeremo per loro - spiega Giuntarelli - una nuova area vicino al Villaggio degli Scimpanzé, di 320 metri quadrati. Per ricreare l’habitat della foresta pluviale del sud-est asiatico, la nuova foresta del Bioparco sarà alta sei metri, come due piani di un palazzo. Costo? 150mila euro». Intanto l’attivissimo nuovo presidente si sta adoperando per ottenere l’affidamento di almeno uno dei 25 ippopotami dello zoo privato del narcotrafficante Pablo Escobar, destinati altrimenti ad essere soppressi. Ieri, intanto, l’ultimo nato al Bioparco, un giraffino, è uscito per la prima volta, all’esterno della casa delle giraffe, alla presenza dell’assessore comunale all’Ambiente Fabio De Lillo, dello stesso Giuntarelli, e del nuovo direttore della struttura Tullio Scotti. Il cucciolo, che è figlio di Camerun e Rocco, è nato il 29 settembre, è alto circa 1 metro e 70 cm. I guardiani del reparto erbivori avevano predisposto un letto di paglia nella stalla per attutire la caduta del neonato, che è avvenuta dall’ altezza di 2 metri.
Ma tornando al fotovoltaico, Giuntarelli, che insegna Sociologia dell’Ambiente all’Università di Tor Vergata, ha in progetto la costruzione di una «Casa dell’energia», una mostra originale di una casa totalmente ecologica, dotata delle stesse tegole solari impiegate per il nuovo impianto a energia fotovoltaica.

In quanto direttore del dipartimento X (l’assessorato all’Ambiente), Giuntarelli vuole dotare tutti gli impianti sportivi comunali di pannelli fotovoltaici per il raggiungimento dell’autosufficienza energetica e la realizzazione di un campo fotovoltaico al Portuense su un’area ex degradata di proprietà del Comune di Roma.

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