Un innovativo strumento di diagnostica non-invasiva, che consente di misurare il sovraccarico di ferro nel fegato, evitando di ricorrere alla biopsia epatica. Entrerà presto in funzione allOspedale Galliera di Genova che insieme allIstituto Nazionale di Fisica Nucleare e allAssociazione Ligure Thalassemici Onlus ha firmato una convezione. Laccordo porterà al perfezionamento e alla realizzazione di un nuovo modello di biosuscettometro. La nuova macchina, rivoluzionaria nel suo settore, si chiama Mid 2 (Magnetic Iron Detector). Dal 2005 ad oggi con il prototipo sono stati misurati 650 pazienti per 1.100 rilevazioni.
«Si tratta di una metodica unica al mondo - spiega Adriano Lagostena, direttore generale del Galliera - sviluppata nellambito di una significativa collaborazione e i cui risultati oggi, in seguito alla sperimentazione del Mid 1, effettuata qui al Galliera, ci consentono di implementare il progetto e di avviare la costruzione di un secondo apparecchio. Un importate esito reso possibile grazie al connubio e alla collaborazione di partner con competenze e attività differenziate».
«LIstituto Nazionale di Fisica Nucleare - ha detto Sandro Squarcia, direttore della sezione Infn di Genova - sta sostenendo il trasferimento tecnologico delle conoscenze e competenze, acquisite nel campo della fisica nucleare e subnucleare, al mondo esterno.
Biopsia epatica addio, arriva una diagnosi non invasiva
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