Bipiemme, il cda vara il piano per convincere Banca d’Italia

Conto alla rovescia per il via libera al nuovo piano industriale al 2015 della Banca Popolare di Milano. Dopo settimane di lavoro, il piano, elaborato anche per rispondere alle indicazioni formulate dalla Banca d’Italia, approda oggi in cda. Fonti vicine al consiglio prevedono che il piano non incontrerà opposizioni rilevanti. Le direttrici strategiche di Bpm per il prossimo quadriennio puntano in primo luogo a un miglioramento dell’efficienza della banca, attraverso l’incremento dei ricavi e un parallelo contenimento dei costi, con l’obiettivo di ridurre significativamente il rapporto cost/income. Senza dimenticare la semplificazione della struttura del gruppo, nella direzione già tracciata di una fusione tra le principali controllate. Giovedì scorso le linee guida del piano sono state presentate in Bankitalia dal presidente Massimo Ponzellini e dal direttore generale Enzo Chiesa. Nessun rilievo di merito, secondo quanto riferiscono fonti finanziarie, sarebbe stato mosso al piano da parte degli uomini di Palazzo Koch. Nei prossimi mesi, d’altra parte, l’implementazione del piano procederà di pari passo con il cantiere sulla governance che, secondo quanto dichiarato di recente dallo stesso Ponzellini, dovrà portare risultati concreti entro la fine dell’anno. Quello di oggi sarà il penultimo cda della Bpm prima della pausa di agosto.
La prossima settimana, il 26, il board tornerà a riunirsi per discutere principalmente di temi di organizzazione interna.

Uno di questi due appuntamenti, e probabilmente già il cda di oggi, fornirà anche l’occasione per cooptare un nuovo consigliere per sostituire Franco Debenedetti, dimessosi il 27 giugno scorso in seguito all’assemblea straordinaria che aveva bocciato la proposta di aumentare le deleghe assembleari a quota cinque. Il nuovo consigliere farà parte della minoranza espressa dal comitato soci non dipendenti.

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