Biscardi piange in diretta: era un grande

«Il modo in cui se n’è andato gli rende giustizia. Senza farlo pesare. E il modo in cui negli ultimi anni, già malato, è rimasto sulla breccia di se stesso, anche questo gli rende giustizia» Oliviero Beha ricorda così Maurizio Mosca, unendosi ai tanti che ieri, alla notizia della scomparsa del giornalista, hanno voluto mandargli un ultimo saluto.
Aldo Biscardi si è commosso in collegamento con Simona Ventura dallo Stadio Olimpico di Roma per Quelli che il calcio: «Avevo intenzione di non fare questo collegamento, ma ho visto che il suo ultimo articolo è di ieri sera (venerdì, ndr). Se lui ha lavorato fino all’ultimo momento ora non posso non ricordarlo». Mandando in onda un contributo con alcune apparizioni televisive di Mosca, la Ventura ha aggiunto: «È stato un amico, era una persona speciale e generosa».
Bellissime le parole di Giampiero Mughini: «Nell’ultima fase della sua vita Maurizio aveva una vitalità di superficie. In realtà era disperato. Sua madre era morta da qualche anno, ma era molto malata e da dieci ridotta in stato vegetativo. Viveva a casa di Maurizio. L’ha assistita per anni privandosi di tutto, delle vacanze e della sua vita». E, ammette Mughini, «negli ultimi anni esagerò con l’autoironia e divenne la caricatura di se stesso. Ma era un grande giornalista e un attore comico. Con lui muore anche la tv generalista. Quei programmi con scorribande, liti, ironia, autoironia».
Il direttore del Tgcom, Paolo Liguori, spiega che «per me non era solo un collega, era un familiare, anche qualcosa di più. Lui era giovane d’animo e molto buono, generoso con tutti. Poi aveva le sue bizze, i suoi scatti istintivi. Mi riesce difficile pensare che non c’è più. Non posso parlare di Maurizio al passato». Daniele Capezzone lo descrive «vulcanico, solare, umanissimo. Aveva scelto una chiave di comunicazione sorridente e popolare, d’ironia e soprattutto di autoironia, merce rara in Italia». Messaggi di cordoglio anche da parte di Inter e Milan che nei loro siti ufficiali riportano un ricordo del giornalista: «Ha rinnovato il ruolo del conduttore-opinionista» si legge sul portale nerazzurro «trasformandolo con simpatia e coraggio della provocazione, inventando un personaggio poi replicato da molti colleghi. Ha sempre tenuto stretti per mano la sensibilità e il valore forte dell’amicizia». E poi il presidente dell’Inter, Massimo Moratti, ai microfoni di Sky Sport prima di Inter-Bologna: «È stato un amico, un professionista serissimo che aveva un suo genio che gli consentiva di differenziarsi dagli altri. Mi dispiace molto».
Secondo il sito rossonero «Mosca ha dato tanto allo sport italiano, che oggi lo ricorda con commozione e dolore. Il Milan e tutti i milanisti si uniscono al cordoglio dei suoi cari e dei suoi affetti». Anche la Gazzetta dello Sport dedica a Mosca un affettuoso saluto.

Gianni Merlo, «svezzato» come giornalista da Maurizio negli anni Settanta, ricorda che «arrivava alla fine del mese quasi in bolletta perché c’era anche la sua seconda passione da mantenere, la squadra del Leone XIII, di cui era allenatore, dirigente, tutto».

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