Furti, rapine, insediamenti abusivi sono i protagonisti indiscussi del lacerato tessuto urbano della capitale e dei comuni della provincia. Lemergenza sicurezza rappresenta ormai linnegabile priorità del territorio e i cittadini vogliono risposte concrete dalle istituzioni e non un patto sulla sicurezza, siglato su una manifestazione dintenti.Il sostanziale immobilismo della giunta Gasbarra che, con Campidoglio e Regione, è troppo impegnata a occuparsi di eventi mediatici come la «Festa del cinema», è stato denunciato, venerdì scorso, a Palazzo Valentini dal gruppo di Alleanza Nazionale in consiglio provinciale e dai sindaci dei comuni limitrofi alla capitale.
Undici i punti proposti da An in tema di sicurezza, esaminati dal presidente provinciale di An, Francesco Lollobrigida, che chiede alla giunta di muoversi. «Servono maggiori risorse - ha dichiarato - per il potenziamento del corpo di polizia provinciale, che deve operare in sinergia con le altre forze dellordine. Inoltre chiediamo limmediata rinuncia ufficiale da parte dellamministrazione locale ai villaggi della solidarietà, per cui sono stati stanziati 1,5 milioni di euro in tre anni». Finanziamenti che invece dovrebbero servire, secondo gli esponenti del centrodestra, per la promozione di iniziative di contrasto al fenomeno dello sfruttamento minorile e della prostituzione. Il capogruppo di An alla Provincia, Piergiorgio Benvenuti, ha analizzato i dati forniti dal comando provinciale dellArma dei carabinieri, evidenziando come gli immigrati clandestini siano artefici di reati quotidiani.
«Da gennaio a oggi - ha sottolineato - i militari hanno operato sul territorio romano 10.500 arresti. Più della metà, ben 6mila, disposti nei confronti dei romeni. Dobbiamo ridare la fiducia alla comunità con controlli serrati e regole rigide, ma anche con unintegrazione degli immigrati in regola».
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