Bisogna versare 500 euro per coprire spese e contributi

Percorso in due tappe per la regolarizzazione di colf e badanti extracomunitari irregolari: prima si deve pagare, poi si spedisce la documentazione on line. Ecco come fare.
Innanzitutto va effettuato un contributo forfettario di 500 euro. Per il versamento bisogna procurarsi il modello F24 che si scarica dal sito del ministero dell’Interno, dell’Inps o dell’Agenzia delle entrate. Se non si possiede un computer, il modulo si può recuperare anche in posta e in banca dove si effettua direttamente il versamento. Ma non bisogna farsi prendere dall’ansia di mettere mano al portafoglio e prendere d’assalto gli uffici postali. Non c’è alcuna fretta. È sufficiente pagare anche il giorno stesso della presentazione della domanda di regolarizzazione, dunque anche l’ultimo giorno utile, cioè il 30 settembre. È utile specificare che un privato può presentare al massimo tre domande e con lo stesso modulo F24 si può pagare la sanatoria di una badante e di una colf.
Ma perché si devono versare ben 500 euro per sistemare l’extracomunitario? L’Inps spiega che questa cifra è necessaria a coprire i costi della procedura e a pagare i contributi previdenziali dal 1° aprile al 30 giugno.
Dopo il versamento bisogna seguire con molta attenzione la procedura on line per la sanatoria. La richiesta deve essere infatti presentata esclusivamente con modalità telematica attraverso il sistema informatico del Viminale. Domani pomeriggio si potrà già scaricare il software che permetterà di collegarsi con il sito www.interno.it e di compilare il modulo della sanatoria dal primo di settembre.
Le domande - allo Sportello unico dell’immigrazione - potranno essere inviate dal primo al 30 settembre. La data effettiva del dichiarante sarà quella indicata nell’e-mail che il sistema informatico invierà all’utente che ha effettuato la richiesta. Non c’è, in questa sanatoria, un «clic day». Non ci sono graduatorie a tempo né quote d’ingresso: le domande presentate il 30 settembre hanno le stesse possibilità di ammissione di quelle presentate il 1° settembre. Quello che conta è la corretta presentazione della domanda. Infatti, se si dimentica qualcosa e la documentazione risulta insufficiente, verrà richiesta un’integrazione. Diverso è il caso dell’archiviazione o del rigetto della domanda. In questo caso, i cinquecento euro già versati prenderanno il volo e non saranno più restituiti al mittente.
Chi non avesse la possibilità di accedere a Internet o fosse sprovvisto di un computer, può rivolgersi ai patronati, le organizzazioni sindacali e le associazioni degli intermediari abilitati a operare con lo Sportello unico. Inoltre, è stato sottoscritto un protocollo d’intesa con l’Anci, l’associazione dei comuni, che si sono messi a disposizione per dare una mano soprattutto agli anziani, già dalla prossima settimana.
Una volta presentata la documentazione bisogna attendere.

L’accettazione della domanda, infatti, comporterà l’estinzione dei reati e degli illeciti amministrativi sia per i lavoratori extracomunitari che per i datori di lavoro, comprese le violazioni di carattere finanziario, fiscale previdenziale e assistenziale.

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