Giornata di rivincite ieri a Kranjska Gora. Nel penultimo gigante di coppa del mondo, sul podio sono saliti i tre grandi delusi della gara mondiale, Raich, Bourque e Max Blardone, con lAustria risorta, con 6 atleti fra i primi 12. Quanto al campione del mondo Svindal, ha dovuto accontentarsi del quarto posto a pari merito con Ligety. Raich ieri non ha solo vinto, ma sulla pista slovena, bella e difficile, ha dato anche una lezione di tecnica, sciando con la scioltezza che sembrava aver smarrito a dicembre. Ha staccato di 55/100 il canadese Bourque, che ai Mondiali era uscito dopo poche porte nella seconda manche dopo il 2° posto nella prima, e di 57 Max Blardone, che ad Åre, come Benni, era uscito dopo un dosso nella prima manche.
In coppa Svindal è sempre davanti, ma ora i suoi punti di vantaggio su Raich sono solo 3 e già oggi nello slalom potrebbe esserci il sorpasso. Non molla nemmeno Cuche, terzo a 80 punti dal norvegese, e sulla carta ha ancora qualche chance persino Bode Miller (ieri 13° pari merito con Moelgg), quarto con 205 punti di ritardo. Resta quinto Peter Fill (ieri 19°), che già oggi però potrebbe farsi superare da Matt.
Interessante e molto incerta anche la situazione nella coppa di gigante. A una gara dalla fine sono ancora in quattro a giocarsela: Raich primo con 319 punti, Svindal segue a 316, Max è terzo con 300, poi Palander 259. Blardone, che nel 2006 perse la coppetta allultima gara contro Raich, è molto contento per il suo primo terzo posto, che è anche lundicesimo podio della carriera, e non sembra rassegnato: «Svindal è sempre lì, Raich non molla, ma il mio obiettivo è di farli sudare fino alla fine: se vogliono vincere la coppa, nellultima gara dovranno fare i conti con me».
Le donne ieri hanno invece gareggiato a Tarvisio, in una discesa che verrà ricordata per la vittoria di Julia Mancuso su Goetschl (che è già sicura della coppa di specialità) e Brydon, ma anche per la caduta della giovane svizzera Tamara Wolf, rimasta a lungo priva di conoscenza a bordo pista e anche durante il trasporto in elicottero. La prima diagnosi parla di trauma cranico, mentre gambe, schiena e collo sembrano a posto. Elena Fanchini, 25ª, è stata la migliore italiana; Daniela Merighetti, velocissima in prova e quarta nella gara della supercombinata, è caduta senza conseguenze.
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