Blitz di Forza Nuova al convegno di Di Pietro

Bloccati l’intera mattinata dentro la loro sede per impedire di sfilare contro la mafia, i militanti di Forza Nuova e Lotta studentesca, hanno poi fatto irruzione al Circolo della stampa durante una conferenza di Libera, l’associazione che aveva indetto il corteo. Dopo aver srotolato uno striscione, hanno letto un comunicato per poi andarsene, al netto di qualche inevitabile battibecco, senza incidenti.
Dopo una settimana di contatti, Forza Nuova e Lotta Studentesca si erano infatti incontrati venerdì con gli organizzatori della manifestazione, raggiungendo un accordo sulla loro partecipazione alla Giornata Nazionale contro la mafia. «Tanto che ci era anche stato assegnato un posto all’interno del corteo» puntualizza il portavoce di Fn, Marco Mantovani. Ma ovviamente una simile evento non poteva passare inosservato anche perché da giorni il sito del piccolo partito di estrema destra stava ventilando l’eventualità di sfilare. E dall’altra parte, in particolar modo da Indymedia, era partito il «tam tam» dell’intera area antagonista: una sorta di chiamata alle armi per impedire loro l’accesso alla piazza. Facile immaginare scintille.
Difatti ieri in prima mattinata decine di militanti dell’ultra sinistra avevano già occupato piazza Oberdan, tra un via vai di staffette che riferivano ai capi i movimenti degli odiati nemici. Da respingere a mazzate non appena avessero tentato di entrare nel corteo. Uno scontro di piazza che i responsabili dell’ordine pubblico non avrebbero certo potuto tollerare in una giornata come questa. Pertanto già alle 7 del mattino i primi contingenti di polizia e carabinieri hanno iniziato a chiudere Piazza Aspromonte, dove ha sede Forza Nuova. E alle 8.30 una sessantina di militanti appena hanno provato a mettere fuori il naso, hanno trovato ad attenderli un imponente cordone di uomini in tenuta antisommossa. Verso le 9.30 i militanti hanno tentato un simbolico sfondamento, giusto per ribadire di essere stati fermati con la forza. Con lo striscione hanno fatto pochi passi ma sono stati immediatamente circondati dalle forze dell’ordine. Un’altra mezz’oretta a fronteggiarsi poi la tensione è via via calata e verso mezzogiorno la Questura ha tolto l’assedio.
Un rospo duro da digerire, che Fn e Ls hanno cercato di sputare poco dopo le 15 quando, in quaranta circa, si sono presentati al Circolo della Stampa di corso Venezia durante un dibattito di Libera. Hanno «preso» il tavolo dei relatori, stendendo uno striscione con su scritto: «Noi, nostalgici di un’Italia senza mafia», quindi una ragazza di 17 anni ha letto il comunicato di protesta.

Una decina di minuti in tutto, durante i quali c’è stato qualche inevitabile battibecco, diversi inviti ad andarsene, ma nulla più. I militanti di estrema destra hanno poi lasciato l’edificio altrettanto pacificamente di come l’avevano «occupato».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica