Blitz della GdF nelle banche di San Marino Lista Falciani, conti per 7 miliardi di dollari

Milano La Guardia di Finanza continua la caccia agli evasori fiscali. I principali filoni d’inchiesta, al momento, sono due: i movimenti finanziari illeciti a San Marino e la cosiddetta «lista Hervé Falciani», l’elenco stilato dall’ex dipendente della filiale di Banca Hsbc di Ginevra che contiene i nomi di settemila contribuenti italiani sospettati di evasione.
Il blitz di Gdf e Agenzia delle Entrate a San Marino è scattato ieri: nel mirino i movimenti finanziari illeciti tra sei regioni italiane, 16 banche e 2 fiduciarie della piccola Repubblica nel cuore dell’Emilia-Romagna. I controlli sono scattati ieri anche in Lombardia, Veneto, Marche, Toscana e Lazio e hanno interessato quegli intermediari nazionali già noti alle Fiamme Gialle per presunta evasione fiscale internazionale, frodi Iva carosello e riciclaggio. L’obiettivo del fisco è verificare le informazioni che gli stessi intermediari sono tenuti a comunicare all’Archivio dei Rapporti finanziari, il database che contiene tutte le comunicazioni relative ai rapporti intrattenuti con i clienti esistenti a partire dal primo gennaio 2005, le cosiddette operazioni «extra-conto», ossia poste in essere al di fuori di un rapporto pregresso, ad eccezione delle operazioni di versamento effettuate tramite bollettino di conto corrente postale per un importo inferiore a 1.500 euro. In caso di eventuali omissioni da parte delle banche, scatterebbero indagini finanziarie e verifiche.
Parallelamente al filone San Marino, da giorni la Guardia di Finanza è impegnata a spulciare la cosiddetta «lista Falciani», i cui iscritti avrebbero messo da parte illecitamente un tesoretto stimato in circa 6,9 miliardi di dollari americani.
Sono esattamente 6.936 le posizioni finanziarie, riferite a 2 anni (dal 1° gennaio 2005 al 31 dicembre 2006) che stanno per essere passate al setaccio, posizioni che riguardano complessivamente 5.728 contribuenti: le persone giuridiche (società, associazioni, ecc) sono appena 133. Della lista si sta occupando anche la Procura di Torino, che ha indagini già avviate su conti esteri di presunti evasori, ma non è affatto escluso che di volta in volta saranno coinvolte altre autorità giudiziarie competenti per materia e per territorio.
Tra le persone fisiche indicate nella lista Falciani, riferiscono le Fiamme gialle, ci sono imprenditori (il 51%), casalinghe (15%), professionisti come avvocati, dentisti e giornalisti (14%), dirigenti di azienda (11%), pensionati (4,5%) e persino studenti (2%).

Il 63% dei contribuenti finiti nel mirino della Guardia di Finanza sono in Lombardia, l’11% nel Lazio, il 7% in Piemonte, il 4,5% in Emilia Romagna, il 4% in Veneto, il 3,5% in Toscana, il 3% in Campania come anche nelle Marche, il 2,5% in Trentino Alto Adige, l’1,5% in Friuli Venezia Giulia e in Liguria, lo 0,5 % in Puglia.
Le «posizioni» sospette su cui si sta concentrando maggiormente l’attenzione degli inquirenti sono in particolare 132, ognuna delle quali vale oltre 10 milioni di dollari.

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