Bloccati nell’ingorgo di scartoffie Ecco dove sono i vigili di Milano

Unità cinofile, specialisti in impronte digitali, addetti alla «mappatura delle criticità del territorio», ventisette addetti alla scuola interna. Questa e altre stranezze emergono dalla mappa dell’organizzazione interna della polizia locale di Milano, quella che finalmente risponde alla domanda che spesso i milanesi si pongono: «Dove sono i vigili?».
La distribuzione dei «ghisa» è da sempre uno dei crucci di tutte le amministrazioni, che periodicamente rilanciano lo slogan «riporteremo i vigili nelle strade». Ma la realtà è che tra le mansioni del corpo ormai c’è un po’ di tutto, e sono numerose le mansioni lontane dal core business, che dovrebbe essere costituito dalla viabilità e la sicurezza. Invece ci sono vigili che lavorano in Procura affianco ai pubblici ministeri, che tutelano «donne e minori», che si occupano di «falsi documentali». Impressionante la cifra di 172 vigili addetti a «gestione verbali, regolamento/ruoli e ufficio contenzioso».

Ottantotto vigili stanno all’ufficio del personale, che si occupa anche di gestire l’armeria e il fondo benefico. E, almeno sulla carta, dieci fanno parte del nucleo a cavallo: cui però sono stati recentemente tolti i cavalli.

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