Blocchi, litigio Provincia-Comune. "Non può decidere tutto da solo"

Podestà bacchetta Palazzo Marino: «Improprio che abbia scelto in autonomia le misure anti-inquinamento». Sale la tensione

Blocchi, litigio Provincia-Comune. "Non può decidere tutto da solo"

«È improprio che il Comune abbia deciso in autonomia il blocco auto di domenica come misura anti smog». Parola del presidente della Provincia Guido Podestà. «Ripeto quanto ho detto in occasione delle stesse decisioni durante la giunta Moratti - aggiunge in tono polemico Podestà - trovo improprio che il Comune di Milano prenda questa decisione da solo. Abbiamo convocato per domani i sindaci dei comuni di tutta la provincia, la Regione e l’Arpa: solo a un tavolo dove si concerta ha senso che si prendano azioni». Lo smog come banco di prova per «un governo d’area metropolitana».
Continua il botta e risposta tra istituzioni sull’annoso problema dell’inquinamento, che anche ieri ha superato i livelli di legge. Due giorni fa era stato l’assessore dall’Ambiente del Comune Pierfrancesco Maran, annunciando le restrizioni alla circolazione e le domeniche a piedi, a lanciare un accorato appello a Provincia e Regione a seguire l’esempio del Comune: «Finora non siamo stati convocati dall’assessorato regionale all’Ambiente né dalla Provincia, ma ci permettiamo di proporre delle misure per il nostro territorio che potrebbero essere estese. Tutto quello che può fare Milano non è sufficiente se non c’è l’impegno della regione». Ma l’attacco di Maran si è rivelato un boomerang. I Comuni dell’hinterland in maniera trasversale e l’assessore provinciale ai Trasporti Giovanni de Nicola aveva accusato il Comune di miopia: le domeniche a piedi sono inutili se fatte solo a Milano e non tengono conto delle difficoltà per gli abitanti dell’hinterland di muoversi con i mezzi pubblici, il cui servizio non è paragonabile a quello milanese. Così è toccato al sindaco metterci una pezza e convocare i 134 colleghi dei comuni di prima fascia per un incontro.
Tant’è il presidente della Provincia, che ha anche la delega all’Ambiente, ha convocato per questo pomeriggio il tavolo dell’aria. Alle 17 si riuniranno i sindaci del milanese per «affrontare la complessa situazione dei valori di inquinamento e dei relativi provvedimenti a tutela della salute dei cittadini». All’incontro prenderanno parte anche tecnici di Regione Lombardia, Comune di Milano e Arpa. «Mi auguro che la presenza di tutti i soggetti istituzionali coinvolti - ha commentato Podestà - ci porti a prendere decisioni condivise valutati i bisogni e le esigenze dei territori». Il presidente dalla Provincia, infatti, non ha fatto mistero di non aver condiviso la scelta di Milano di andare da sola verso il blocco del traffico stabilito per domenica. «Ho chiesto ai primi cittadini della Grande Milano - ha proseguito - di illustrare all’assemblea eventuali iniziative virtuose già attuate nei propri comuni, tese a limitare le emissioni di inquinanti nell’aria». L’appuntamento in Regione invece è fissato per giovedì prossimo.
Polemica chiusa, quindi? No l’assessore Maran gioca al rialzo: «Dal tavolo che vedrà riunirsi a Palazzo Isimbardi i sindaci dell’hinterland per discutere di misure antismog ci aspettiamo proposte coraggiose e non un semplice ascolto.

Podestà ha detto quanto già scritto tre giorni fa da Pisapia ai sindaci dell’hinterland e cioè che le domeniche antismog non dovrebbero essere una misura emergenziale, ma anzi funzionano meglio se programmate e concordate».

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