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Blocco stretto di Hormuz Gli Usa avvertono Teheran: risponderemo con la forza

Il capo del Pentagono, Leon Panetta, ha detto che se l'Iran cercherà di bloccare lo stretto di Hormuz - che divide la penisola arabica dalle coste iraniane ed è un passaggio strategico per le petroliere - gli Stati Uniti risponderanno con la forza

Blocco stretto di Hormuz Gli Usa avvertono Teheran: risponderemo con la forza

Washington - Gli Stati Uniti mostrano i muscoli all'Iran. "Risponderemo con la forza", tuona il capo del Pentagono, Leon Panetta, se l’Iran cercherà di bloccare lo Stretto di Hormuz (quello che divide la Penisola arabica dalle coste dell'Iran, passaggio strategico per il traffico marittimo petrolifero). Panetta ha parlato di una "linea rossa" da non superare. "Siamo stati molto chiari sul fatto che gli Stati Uniti non tollereranno la chiusura dello Stretto di Hormuz. È un’altra linea rossa per noi e noi vi risponderemo", ha dichiarato il segretario americano alla Difesa nel corso della trasmissione Face the Nation su CBS. Quando gli hanno chiesto se, a suo parere, Teheran stia cercando di sviluppare un’arma nucleare Panetta ha risposto: "No, ma sappiamo che stanno cercando di dotarsi della capacità" di mettere a punto l’arma nucleare. "E questo è quello che ci preocupa".

Il capo di stato maggiore interforze Martin Dempsey, che insieme a Panetta ha partecipato a "Face the Nation", ha ribadito che gli iraniani hanno la capacità di bloccare lo stretto, arteria vitale per il trasporto marittimo del petrolio, ma gli Usa hanno la capacità di "sconfiggerli", se ciò dovesse succedere.

Possibile un attacco da parte di Israele?

Panetta ha aggiunto che gli Usa "non escludono alcuna opzione dal tavolo" anche se "la cosa responsabile da fare ora è mantenere (sugli iraniani) la pressione diplomatica ed economica, per forzarli a fare la cosa giusta e per esser certi che non prendano la decisione di procedere con lo sviluppo di armi nucleari". Il segretario alla Difesa ha anche risposto ad una domanda su un’eventuale operazione israeliana contro le installazioni nucleari iraniane.

"Se gli israeliani prendono questa decisione dobbiamo essere pronti a proteggere le nostre forze" nella regione, ha detto, affermando anche che con Israele "abbiamo una causa comune" per ciò che riguarda l’Iran e "secondo noi, l’approccio migliore è lavorare assieme".

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