Cronache

Blocco del Vte, l’Authority dà l’ultimatum al terminal

Blocco del Vte, l’Authority dà l’ultimatum al terminal

I guasti tecnici al sistema informatico del Vte-Voltri Terminal Europa hanno provocato ulteriori rallentamenti, per tutta la giornata di ieri, sull’autostrada A10, in prossimità dello svincolo di uscita dell’autostrada, a causa della difficoltà di accesso allo scalo per i mezzi pesanti. I conducenti dei tir superiori a 7,5 tonnellate, se diretti al Vte, sono stati invitati da Autostrade per l’Italia a non impegnare l’autostrada A10 verso Voltri, per non creare difficoltà di transito a tutti i veicoli. Intanto l’Autorità portuale si dice pronta a prendere provvedimenti, tra cui anche eventuali sanzioni, se la direzione del Terminal di Voltri non riuscirà a superare lo stato di crisi in atto. In una nota diffusa ieri, l’ente invita inoltre la direzione del terminal ad «astenersi da decisioni unilaterali che risulterebbero non solo inutili ma soprattutto controproducenti nei confronti degli interessi generali del porto». Prende posizione anche Assagenti, secondo cui «è indispensabile, ora più che mai, uno sforzo straordinario comune e responsabile di tutti i soggetti coinvolti per salvare quel poco che resta dell’immagine del nostro porto. Il Vte e il suo management (al quale, comunque, abbiamo manifestato la nostra più completa disponibilità di collaborazione per superare l’emergenza) - continua l’organismo rappresentativo degli agenti marittimi - non sembra però aver mai dimostrato di aver a cuore l’interesse per la nostra città». Replica infine il vertice del Vte che «manifesta sorpresa, poiché sin dall’estate del 2007 abbiamo informato le organizzazioni sindacali circa la implementazione del nuovo sistema operativo Cosmos. Numerosi incontri per approfondire le ricadute organizzative derivanti dall’introduzione di Cosmos si sono tenuti sia in azienda, sia nelle sedi associative. Tali incontri hanno già prodotto intese su temi organizzativi.

L’azienda - conclude la nota - è comunque pronta ad incontrare nuovamente le organizzazioni sindacali nelle sedi appropriate».

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