Blumarine e la forza della seduzione: l’energia è tutta nel colore

Milano«La mia moda veste tutte, donne normali e star, perché le rende affascinanti senza sfociare mai nella volgarità» diceva commossa, dopo la sua elettrizzante passerella, Anna Molinari. Del resto, in trent’anni di carriera, la signora delle rose ha conquistato i cuori delle clienti e dei compratori entusiasti del suo stile femminile, versatile e godibile.
Ottima la prova di ieri a Milano moda donna con una serie di creazioni che inneggiavano alla libertà e all’energia del colore. Danzanti gli abiti in maglia di cotone stretch effetto tie-dye in tonalità psichedeliche, sensuali i vestiti camouflage percorsi da strass, perfetti i tailleur daywear con giacche dalle spalle tailored e le gonne corte. Spettacolare l’abito arancio a una sola spalla e vertiginoso spacco per far svettare le gambe.
Irresistibili i bijoux portafortuna tempestati di coralli, onice e Swarovski, la borsa secchiello a forti contrasti e le ballerine multicolor. Insomma, il gioco della seduzione appartiene più che mai alle donne.
Laura Lusuardi, fashion director del gruppo Max Mara ha estratto da un contenitore di sogni le sofisticate contaminazioni della collezione Sportmax. Un baule dove alla rinfusa ci sono abiti di sposa di diverse generazioni - i drappeggi anni ’20, i corsetti dei ’50, le paillettes dei ’60 - e vestiti da sposo, dalle divise militari al tight. Dal cappello magico sono usciti fluidi abitini in colori pastello, stampe fotografiche seppiate e come contrappunto dialettico, un côté maschile capace di dialogare con la dolcezza femminile. Vedi la sahariana militare che con aria austroungarica si lascia tagliare come un tight e indossare sui pizzi delicati.
Con Luisa Beccaria, un’altra donna che sa vestire le donne - Nicole Kidman è stata fotografata di recente con una creazione - si parla di «Sweet life» hollywoodiana per recuperare il lato dolce e seducente del cosiddetto sesso debole. Attraverso una poetica serie di abiti da cocktail con i print della rosa antica sovrapposti, pizzi Sangallo e canaponi, preziosi rasi duchesse e mikado in proposte mosse da giochi di volumi e drappeggi. Speciale un croccante taffetà beige a righe argento per la più affascinante delle mise da sera.
E in clima di creatività al femminile non possono mancare Alessandra Moschillo e Cristina Lombardo, rispettivamente vicepresidente e direttore artistico di Haute, che insieme scrivono una nuova pagina del marchio acquisito nel 2008 dal Gruppo Moschillo.

«Questa è una linea di sperimentazione che vuole però conquistare un pubblico molto vasto», diceva ieri la manager mentre andava in scena una collezione forte e lieve allo stesso tempo, con spunti militari e memoria vintage. Tra i pezzi più significativi, il parka di organza di seta doppiata: un raffinato passepartout.

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