da Salice dUlzio (Torino)
Non sono le barriere del corpo le più difficili da abbattere. Nella giornata in cui si è celebrato limpegno di Bmw Group Italia nei confronti di ogni forma di disabilità, Alex Zanardi, uomo e pilota legato alla casa di Monaco, parla di maleducazione come mancanza di informazione, la sola che potrebbe portare ad un atto di sensibilità molto più naturale e a una reale interazione tra i cosiddetti normodotati e quanti non lo sono.
Sono cinque le candeline spente dal Progetto SciAbile, nato dalla collaborazione tra la Bmw e Sauze dOulx Project, contesto che coinvolge i maestri di sci della località sciistica. Oltre 3mila le ore di lezione dispensate sui campi innevati per un totale di 276 allievi. Dallinizio della stagione invernale, l8 dicembre 2007, si parla di una cinquantina di allievi, di età (5-66 anni) e provenienza geografica diverse, anche extra-confine, affidate alle cure dei professionisti della costituita Scuola Sci Sauze dOulx Project, diretta da Alberto Bergoin. Entro fine periodo laspettativa e insieme laugurio sono quelli di raddoppiare tale quota.
«È il terzo anno che torno a Salice - ha ripreso Zanardi, che corre nel Mondiale Turismo con il team Bmw Italy-Spain -: ho provato sulla mia pelle che cosa significhi affrontare la quotidianità superando difficoltà oggettive e penso che per tanti ragazzi nelle mie condizioni sia utile trovare occasioni che li portino a interpretare la vita in modo diverso».
Il pilota di Castel Maggiore riconosce latipicità della sua figura di uomo sempre sotto ai riflettori, ma indica nellentusiasmo il vero punto di forza. «Dopo essere stati sulla neve con gli amici - aggiunge - i ragazzi saranno portati a vivere con disinvoltura un mondo che sembra ostile a chi ha difficoltà nel deambulare». Lesperienza li spingerà fuori dal guscio, sostiene Zanardi, li spronerà a porsi sempre nuovi obiettivi che prima, forse, venivano percepiti come impossibili. «Si può fare ogni cosa con la buona volontà - è il pensiero di Kristian Ghedina, ex discesista pluridecorato, ora alle prese con il campionato Superstars - servono positività e voglia di andare avanti. Zanardi ne è lesempio pratico». Ghedo, come era chiamato ai tempi delle imprese sugli sci, sottolinea come faccia bene al cuore «vedere qualcuno che si dedica a unattività che non potrebbe permettersi senza aiuto economico o adeguato supporto tecnico».
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