Economia

Bnl, Piazza Affari crede al rilancio che piacerebbe agli immobiliaristi

I titoli valgono il 10% in più del valore offerto dal Bilbao. Unipol resta al bivio

Marcello Zacché

da Milano

La vicenda Bnl non è chiusa, giurano gli investitori. E la Borsa sembra puntare decisa su questa ipotesi. Solo così si può giustificare la chiusura di ieri dei titoli Bnl, in rialzo del 2,2% a 2,8 euro. Un prezzo che è sempre più fuori mercato rispetto all’Ops lanciata dal Bilbao, che offre un suo titolo (ieri valeva 12,7 euro) per 5 della Bnl. Mentre alle quotazioni di ieri 5 titoli Bnl valgono 14 euro, il 10,5% in più. Il che significa che il mercato si aspetta un rilancio da parte del Bilbao.
Oppure l’arrivo della tanto attesa contro-Opa italiana: se da Bologna, dove Unipol lavorerebbe per questa operazione, non arriva alcuna novità, fonti di mercato sostengono che lo spazio per la contro-offerta rimane aperto.
Tuttavia, a una ventina di giorni dalla chiusura dell’operazione lanciata dal Bilbao, l’attenzione maggiore si è spostata sulle mosse di Caltagirone e degli immobiliaristi del contropatto in caso di mancata contro-Opa. Secondo alcune indescrezioni, il gruppo di investitori che conta sul 27% circa del capitale, che fino a oggi si è opposto all’Ops spagnola e che nell’ultima assemblea ha votato contro la lista del presidente Luigi Abete, avrebbe preso contatti con il Bilbao. Lo scopo è quello di vedere se esiste lo spazio per un accordo.
In proposito le ipotesi sono due: la prima è che gli immobiliaristi, guidati da Ricucci con Coppola e Statuto (più gli altri pattisti Bonsignore e Lonati) vendano le loro quote al Bilbao, magari in cambio dell’agognato rilancio. La seconda è che ne vendano solo una parte, pari a circa il 50% e corrispondente a grandi linee alla plusvalenza potenziale, restando invece azionisti con la parte rimanente, pari al capitale inizialmente investito. Mentre Caltagirone, a queste condizioni, resterebbe comunque azionista di Bnl. Se così fosse il Bilbao si porterebbe a casa una quota minima del 10% che, sommata al 37% che in assemblea ha votato a favore della lista spagnola, li porterebbe a un soffio da quel 50% che a quel punto sarebbe facilmente alla loro portata.


La conferma che qualcosa di importante si sta muovendo in vista del weekend decisivo (ultima finestra utile per lanciare un’Opa concorrente) arriva dal mercato dei blocchi: ieri è passato un altro pacchetto da 20 milioni di azioni Bnl a 2,81 euro, pari allo 0,66% del capitale, mentre in precedenza erano già transitati quattro pacchetti per un complessivo 0,74% del capitale ordinario, a un prezzo compreso tra 2,76 e 2,8 euro.

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