Bnl: la scalata di Unipol si ferma al 9,6%

Il 3,2% è detenuto in opzioni. Caltagirone: «Nessun accordo con Consorte». Zonin non venderà la sua quota al Bilbao

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Marcello Zacché

da Milano

Unipol si ferma al 9,6% di Bnl. Dopo la convocazione di lunedì negli uffici della Consob, il presidente e amministratore delegato della compagnia assicurativa, Giovanni Consorte, ha ieri chiarito la posizione della società bolognese, come richiesto dal presidente della Commissione Lamberto Cardia.
In una nota emessa nella mattinata di ieri, Unipol ha dichiarato di detenere «nell'ambito dell'autorizzazione ricevuta lo scorso 27 maggio, azioni pari al 9,67% del capitale ordinario di Bnl, di cui il 6,46% di proprietà e il 3,21% in virtù di contratti di opzione». Inoltre, la società ha messo nero su bianco di «non aver provveduto a presentare ai competenti Organi di Vigilanza alcuna istanza di autorizzazione ad incrementare la partecipazione attualmente detenuta in Bnl al di sopra della soglia del 10%». Né è intenzione della compagnia di chiederlo in futuro. Dunque i margini per incrementare la quota nella banca presieduta da Luigi Abete sono a questo punto limitati a meno dello 0,4%. Consorte dopo l’assemblea di Bankitalia, ha detto che con Consob «è tutto a posto».
Nel giro di una settimana Unipol è passata dal 1,9 al 9,6 e per questo Cardia ha imposto di chiarire al mercato la posizione della compagnia. Che resta in attesa degli sviluppi sull’Opa lanciata dal Bilbao sul 100% di Bnl in una posizione arroccata in difesa di Bnl Vita, la joint venture assicurativa paritetica.
Unipol però si è anche distinta per aver votato in assemblea insieme con il contropatto guidato da Francesco Gaetano Caltagirone contro il Bilbao. E con questo schieramento, che a questo punto dovrebbe contare su oltre il 40% del capitale, potrebbe fare blocco contro l’offerta degli spagnoli. Anche se Caltagirone, interrogato in proposito, ha ieri detto che «non ci sono accordi con Unipol». La Consob, in proposito, continuerà a vigilare. Per controllare che in effetti non esista un accordo tra Unipol e il contropatto, che farebbe scattare l’obbligo di un’offerta pubblica. Anche se la posizione di Unipol, in quanto guidata da ragioni industriali, è differenziabile da quella del contropatto.
Sulla battaglia in Bnl Caltagirone ha anche detto che «abbiamo chiesto una rappresentanza della minoranza nel comitato esecutivo. Abbiamo ricordato che chi ha otto consiglieri è minoranza rispetto alle altre due liste. Ma ci è stato negato».

Confermando che la tensione tra «italiani» e Bilbao resta alta. Mentre Gianni Zonin, azionista di Bnl con un 3,5% fuori dai due «patti» ha ribadito la sua freddezza verso l’Ops del Bilbao, escludendo la cessione agli spagnoli della sua quota.

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