Bocciato il candidato padano Gli «apolitici» sbaragliano tutti

Il centro sinistra che aveva governato Lainate per anni, va in soffitta e sulla poltrona di primo cittadino s'insedia Alberto Landonio candidato sindaco sostenuto da tre liste civiche d'ispirazione moderata. Non ce l'ha fatta invece l'ex senatore leghista Gianluigi Carnovali, portabandiera della Lega Nord, del Pdl, e al turno di ballottaggio appoggiato anche dall'Udc e da un'altra formazione civica. Circa mille voti, quasi un 10%, la differenza tra i due contendenti. Un risultato per molti versi inaspettato a Lainate. Carnovali infatti era dato per favorito nel rush finale, anche perché nella compagine di Landonio figurava l'Unione Democratica, un gruppo di politici locali che avevano preso le distanze dal Partito Democratico dando vita ad un nuovo soggetto, osteggiato da quest'ultimo. Una campagna elettorale, quella del nuovo sindaco, condotta senza toni aspri che è piaciuta ai lainatesi, così come la sua scelta di evitare apparentamenti in vista del ballottaggio. «I cittadini devono scegliere fra due persone per valorizzare la vera essenza della democrazia» aveva più volte affermato.

E a Lainate la scelta è caduta su un candidato quasi al di fuori degli schieramenti politici, anche se per la sua elezione molto ha concorso il contributo di tanti «addetti ai lavori», fra cui un ex primo cittadino. Prima di chiedere il voto definitivo, Alberto Landonio aveva anche annunciato la squadra che l'avrebbe affiancato in caso di vittoria. «Una squadra giovane, dinamica e preparata apprezzata dall'elettorato».

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